Mentre Governo nazionale e regionale discutono da mesi senza trovare soluzione alcuna, i cittadini piangono. Succede a Taranto dove, per l’ennesimo allarme Wind day (il decimo in poco più di due mesi), la città è costretta a barricarsi in casa. Un dato non di poco conto che mette ancora una volta in evidenza le proporzioni enormi del disastro ambientale che si ripercuote ormai da tempo sui cittadini in termini di salute e di diritto al lavoro. Taranto non ne può più di assistere alle continue beghe politiche, che poco o nulla hanno a che fare con i reali problemi dei tarantini e con il futuro del polo siderurgico e della città. Se in questi anni l’incapacità politica è stata una clava per questo territorio già in forte sofferenza, oggi noi di Liberi e Uguali chiediamo che si volti pagina. Che non si perda altro tempo prezioso e che l’Ilva non diventi, in questa campagna elettorale, solo uno strumento di scontro politico. Chiediamo pertanto che il Governo nazionale e regionale smettano di rimpallarsi, superino i ritardi e le inerzie, abbiano il coraggio di fare scelte importanti per il bene di questa città e dell’acciaieria e svolgano il ruolo che è stato loro affidato ovvero tutelare Taranto, i suoi cittadini e garantire loro il sacrosanto diritto alla salute e al lavoro. Fino ad ora tutto ciò non è successo. Auspichiamo pertanto che si affronti quando prima, in maniera concreta e risolutiva, l’emergenza Ilva perché non si può pensare di giocare ancora con la salute e sulla pelle di cittadini e lavoratori.
Bari, 18 gennaio 2018 Ernesto Abaterusso
Presidente Gruppo consiliare Art.1 – MDP
Liberi e Uguali
Regione Puglia