Avevamo espresso perplessità sull’iter e sull’esito finale della Legge per Taranto varata ieri dal Consiglio regionale pugliese e frutto di un lavoro di consultazione a più livelli condotto dal consigliere regionale tarantino Gianni Liviano, oggi però ci dobbiamo ricredere, perché quel livello di confronto rimane uno dei pochi luoghi aperti davvero al contributo delle parti sociali.
Le perplessità sull’eccessiva burocratizzazione di un luogo “osservato speciale” com’è Taranto saturo di tavoli e provvedimenti legislativi, ci aveva indotto a guardare inizialmente con sufficienza a questa formula che invece oggi ha il merito grazie a Liviano che ci ha creduto fino in fondo, non solo di aver creato coinvolgimento tra tutti gli attori, ma anche di aver individuato un modello di governance che può essere la sintesi di tutti gli impegni per la città.
Auspichiamo dunque che quella legge possa continuare a camminare confermando lo stile partecipativo sinora utilizzato, ma anche riuscendo a rintracciare risorse sia per la sua piena attuazione sia per la catalizzazione di risorse ulteriori rispetto a quelle già previste sul piano degli investimenti previsti da Governo e Regione.