Le emergenze sanitarie in Puglia, troppe di questi tempi, evidenziano le macroscopiche lacune strutturali cui è stato sottoposto il sistema sanitario, completamente impreparato a gestire l’organizzazione, soggetta ad adeguarsi a carenze ed interpretazioni.
Si è proceduto unicamente a chiudere ospedali senza costruirne di nuovi. I posti letto che si potevano attivare, circa mille, e che invece si è deciso di non fare, sono l’emblema di questa situazione in cui si incrociamo il futuro “San Cataldo” di Taranto e il vecchio “San Marco” di Grottaglie. Mentre per il primo la data, non di apertura ma d’inizio lavori, purtroppo continua a slittare a data da definirsi, il secondo, che risultava “sospeso nelle sue funzioni” dal Piano regionale di riordino sino ad apertura del nuovo ospedale, è stato sistematicamente svuotato di personale e di strutture in modo tale da farlo crollare un pezzo alla volta, demotivando il personale, inducendolo a chiedere il trasferimento, non sostituendo quello andato in pensione, privandolo delle attrezzature necessarie al lavoro minimo quotidiano,lasciando credere ai pazienti che tutte le attività siano state ormai sospese, sino alla recente delibera di trasformazione in presidio per riabilitazione.
E’ indubbia l’importanza del nosocomio di Grottaglie nel POC di Taranto, la cui attività quotidiana è ormai drammatica, poichè si regge quasi esclusivamente sullo spirito di sacrificio e di abnegazione del personale sanitario che vi opera con dignità.
Qui sta il fallimento di Emiliano!
Dopo la decisione presa per Grottaglie, circa la trasformazione in centro di riabilitazione, con la conseguente volontà di chiudere i reparti di Medicina, Chirurgia e Ortopedia, l’emergenza-inverno ha portato il reparto di Medicina di Taranto ad avere il doppio dei pazienti ricoverati, come accade ormai quasi quotidianamente, e a dirottare gli altri ricoveri a Grottaglie, sfruttando i posti letto dell’Ortopedia.
Tutto questo conferma pienamente quello che, a livello regionale, da due anni denunciamo come Sinistra Italiana, e che Emiliano fa finta di non vedere, ovvero l’insufficienza di posti letto in molte province, soprattutto a Taranto, senza menzionare i problemi di assistenza, dato che i medici dei due reparti di Medicina e Lungodegenza di Grottaglie sono solamente quattro, essendo stato spostato a Taranto l’unico medico assunto a tempo determinato, inoltre la notte c’è un solo medico, che spesso lavora anche di giorno, occupandosi di pazienti anziani, cronici e acuti in tre reparti diversi e su due piani. Situazione davvero ingestibile, già in situazioni di normalità, di un settore delicato quale quello sanitario soggetto a continue emergenze, dove non basta neanche chiamare il reperibile come ha previsto la Direzione Sanitaria. Immaginiamo lo stress cui sono sottoposti i medici costretti, parrebbe alla stessa violazione della legge, a turni massacranti ben oltre le ore previste. Ci riferiscono che altrettanto drammatica è la situazione dell’Ortopedia, dove a volte si visitano i pazienti su barelle, per mancanza di lettini, con attrezzature di fortuna e praticamente al buio per mancanza di lampade adatte.
Il Day-Service non è mai stato regolamentato, nè tanto meno è partito, per i due reparti chirurgici, mentre il SS Annunziata di Taranto può operare solo i grossi tumori e che i tarantini in taluni casi sono costretti a rivolgersi fuori provincia, spesso a Matera, per interventi chirurgici di ernia o per fare una risonanza magnetica in tempi accettabili. Sempre a Grottaglie, le tre sale operatorie, moderne e a norma, con soli due medici anestesisti, sono sottoutilizzate.
Altro scempio a Manduria dove le più moderne apparecchiature di risonanza magnetica di tutta l’ASL non vengono utilizzate a dovere a causa della mancanza di medici radiologi.
Tutto ciò provoca l’emergenza!
O meglio ciò che sta accadendo in emergenza sarà la reale routine quotidiana dopo la sciagurata trasformazione del “San Marco” di Grottaglie, dato che anche l’accordo con l’Università, che avrebbe dovuto portare a Grottaglie specializzandi e ricercatori, pare sia stato accantonato e sembra che l’unica decisione presa sia la trasformazione definitiva in ambulatori del Distretto.
Questo mentre il Pronto Soccorso di Taranto scoppia, con file di ambulanze e di pazienti in attesa e quello di Grottaglie trasformato in Posto di Primo Intervento. Anche se ancora nessuno ha capito, o meglio fa finta di non capire, a cosa servono i PPI che comunque per lo Stato Italiano saranno tutti chiusi entro il 2018!!!
Vorremmo sapere cosa pensa il Presidente/Assessore Emiliano che, dopo aver ultimato i lavori per aprire la Pneumologia all’Ospedale Nord, ha dato inizio a nuovi lavori, ridimensionando l’Ortopedia del “SS. Annunziata” per fare posto alla Geriatria che si sarebbe potuta invece allocare a Grottaglie. Di tutto questo ha idea Emiliano di cosa voglia dire e in cosa si tradurrà nell’ennesima perdita di posti letto?
Un disastro annunciato.
Mino Borraccino