Bari, 15 gen. – Nel 2015 il nostro sostegno al centrosinistra è arrivato da un accordo stretto con il presidente Emiliano.
Su quell’accordo abbiamo chiesto la fiducia ai pugliesi che ci hanno premiato con oltre 100mila preferenze. Risultato costruito dal nostro impegno sul territorio che è stato sempre leale, collaborativo e partecipativo. Tra l’altro ampiamente dimostrato, come nel caso del referendum sulle trivelle, dove abbiamo sostenuto posizioni a tutela del territorio pugliese, anche contro rappresentanti del governo che appartenevano alla nostra area di riferimento.
Eravamo coerenti allora, e lo siamo ancora oggi.
Così nel 2015 abbiamo scelto la concretezza del governo della nostra regione a fronte di programmi che rischiavano di tenere in stallo la Puglia. Questo presupposto non è venuto meno, per questo l’accordo nazionale, scaturito successivamente, tra le forze di Centro e che ha dato vita a “Noi con l”Italia”, collocandoci con il centro-destra non deve e non può intaccare rapporti nati prima della scelta nazionale.
Diverso è chiedersi cosa da quel programma è stato prodotto.
In più occasioni ho sostenuto che, dopo i primi mesi, dove si sono messi in campo numerosi provvedimenti, anticipando anche il legislatore nazionale, oggi, registrando i continui mal di pancia in seno alla maggioranza regionale, è arrivato il momento di fare una verifica. Soprattutto per fare chiarezza sul rapporto tra i partiti della maggioranza.
L’assessore Ruggeri non può essere il contendere di una battaglia politica. Non lo ritengo onesto ed è deviante per una campagna elettorale che dovrebbe trattare programmi di crescita e di sviluppo per il Mezzogiorno, invece di occuparsi di gradimenti e liste blindate.
La campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento, deve essere più serena e parlare alla gente, venendo incontro ai loro piccoli o grandi problemi.
Per questo invito tutte le forze politiche a evitare autolesionismi inutili e a concentrarsi di più sulle cose da fare.