Don Luigi Ciotti ha fatto visita a Palazzo di Città al sindaco di Foggia Franco Landella, per parlare della manifestazione del 21 marzo prossimo, quando Foggia sarà la “piazza” principale della “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che si svolge in contemporanea in centinaia di città in Italia, in Europa e in America Latina.
Ad accompagnare Don Luigi, una delegazione territoriale di “Libera” composta, tra l’altro, dalla Vice Presidente nazionale dell’associazione, Daniela Marcone, e dal Presidente provinciale di Foggia, Salvatore Spinelli.
Al centro della cordiale conversazione, la situazione in provincia di Foggia, sotto il profilo economico e sociale, ma anche sotto quello della criminalità.
Il sindaco Landella ha fatto presente che, nonostante gli ottimi risultati raggiunti da Forze dell’Ordine e Magistratura nel contrasto alla malavita, sussiste un’attiva micro-criminalità, alimentata anche dalle condizioni di precarietà economica, ma sopravvive anche la rete della criminalità organizzata, alimentata dalla solidarietà interna che viene assicurata alle famiglie degli accoliti incarcerati. Si perdono, così, i valori di educazione e di controllo dei nuclei familiari che, anzi, vengono condizionati e controllati dalle stesse cosche criminali. Occorrerebbero interventi più incisivi in fase di educazione di base alla legalità, di rieducazione e recupero di chi ha già sbagliato, di inserimento nel mondo del lavoro di quanti hanno scontato la pena per i reati commessi. Soprattutto, ha proseguito il Sindaco, sarebbe necessario un coordinamento costante tra istituzioni, Scuola, famiglie, parrocchie ed associazionismo, per studiare comuni azioni di sostegno e recupero. Il Comune cerca di fare la sua parte con gli interventi che gli sono possibili, tenuto conto delle estreme difficoltà economiche con le quali deve confrontarsi: ha proposto pene alternative alla detenzione, oltre ad impegnare alcuni detenuti nei lavori agricoli a Masseria Giardino, la nota tenuta di proprietà dell’ente. Anche il recente finanziamento del progetto di riqualificazione delle periferie, potrà avere effetti positivi nel contrasto alla criminalità, contribuendo a creare un ambiente più vivibile e meno degradato, nel quale le devianze sociali avrebbero meno occasioni di svilupparsi. «Siamo molto felici di ospitare questa manifestazione -ha concluso il primo cittadino-, perché ci darà modo di dare un segnale di ferma volontà da parte delle istituzioni, del Comune e della parte sana della nostra comunità di opporsi all’avanzata del malaffare e di diffondere capillarmente la cultura della legalità».
Don Ciotti ha ringraziato il sindaco per la disponibilità piena mostrata nel supporto a Libera nell’organizzazione della Giornata del 21 marzo ed ha sottolineato i motivi della scelta di Foggia come sede principale della manifestazione. «Saremo qui per illuminare le cose positive che esistono sul territorio: è uno dei nostri primi doveri educativi». Troppo spesso, ha proseguito Don Ciotti, si dà attenzione agli episodi criminali trascurando gli esempi di attaccamento al dovere e i successi dello Stato e delle istituzioni e gli esempi edificanti del comportamento dei singoli cittadini nella lotta alla criminalità. Successi ce ne sono stati e continuiamo ad essercene: il fatto stesso che la legge sulla confisca dei beni ai narcotrafficanti, in Messico, è stata mutuata dalla normativa italiana è la dimostrazione della considerazione di cui gode l’Italia in questo impegno. L’evento, ha sottolineato Don Luigi, sarà anche una dimostrazione del desiderio che nasce “dal basso”, dai cittadini, dalle associazioni, di dare un contributo fattivo alla guerra alla malavita e la Giornata del 21 marzo sarà un appello alla mobilitazione delle coscienze: un invito ad essere cittadini responsabili e ad impegnarsi quotidianamente e non solo ad intermittenza in questo sforzo comune. E devono essere la Cultura e l’educazione le armi più potenti per contrastare l’illegalità. Don Ciotti ha ricordato, in conclusione, che la scelta era caduta su Foggia ancor prima che si verificassero i gravi fatti della scorsa estate sul Gargano, perché su questo territorio già si erano levate voci importanti contro la malavita e c’erano stati esempi di coraggiosa contrapposizione alle intimidazioni messi in atto dai criminali: “Libera” voleva essere accanto a questi cittadini esemplari e oggi vuole, a maggior ragione, che la manifestazione del 21 marzo sia un simbolo della esigenza di opporsi al crimine, all’omertà, alla connivenza con la delinquenza comune e organizzata.
In chiusura di incontro, il sindaco Landella ha ribadito a Don Ciotti e ai rappresentanti territoriali di “Libera”, la piena disponibilità del Comune di Foggia a collaborare con l’associazione.