Desta sconcerto l’imbarazzante teatrino politicista che vede, in queste ore, al centro delle polemiche l’UDC regionale e, in particolare, la posizione assunta dal neo assessore al Welfare, Salvatore Ruggeri.
Come è noto, noi di Sinistra Italiana/Liberi e Uguali abbiamo contestato sin dall’inizio la sua nomina nella Giunta guidata da Michele Emiliano, non certo per ragioni personali ma per una questione politica molto precisa: il neo-assessore è stato (sino alla sua nomina nell’esecutivo) segretario regionale ed è tuttora addirittura tesoriere nazionale di un partito, l’UDC, che è schierato, in vista delle prossime elezioni politiche, nella coalizione di centrodestra e che è confluito nel progetto politico “Noi con l’Italia” guidato dall’ex Presidente di centrodestra della Regione Puglia, Raffaele Fitto.
Come è pensabile, quindi, che un dirigente nazionale di un partito di centrodestra, impegnato nella imminente contesa elettorale a sostegno di una lista di centrodestra, possa svolgere un ruolo così importante e delicato in una amministrazione regionale che vorrebbe ancora dirsi di centrosinistra?
Siamo davvero alla ‘Babele della politica’, in un quadro davvero schizofrenico e incomprensibile ai cittadini che chiedono ai loro rappresentanti istituzionali coerenza nei comportamenti e nelle posizioni politiche.
E invece in Puglia accade che possa essere in una Giunta di centrosinistra un dirigente nazionale di un partito di centrodestra! Questa anomalia, d’altro canto, non è potuta sfuggire neanche ai vertici nazionali dell’UDC che hanno evidenziato la contradditorietà di questa situazione, oltre che ai colleghi consiglieri regionali che si riconoscono nel progetto “Noi con l’Italia”, Ignazio Zullo e Francesco Ventola. L’unico a non battere ciglio dinnanzi a questa situazione è l’ineffabile Presidente Michele Emiliano per il quale questo trasversalismo politico privo di coerenza e linearità è diventato, ormai, pane quotidiano, volendo cercare a destra i consensi che progressivamente continua a perdere a sinistra, come dimostra anche l’avvicinamento, nelle scorse settimane, addirittura con Simeone Di Cagno Abbrescia.
Noi di Sinistra Italiana/Liberi e Uguali continuiamo a ritenere che la buona politica sia altra cosa e debba necessariamente nutrirsi di coerenza e linearità.
Valori che, ormai, fatichiamo a riconoscere nella compagine a sostegno di questa amministrazione regionale che è oramai molto lontana da noi.
Mino Borraccino