Il Regolamento per il riordino ospedaliero della Regione Puglia, approvato dalla Giunta Regionale nonostante la doppia bocciatura nella Commissione Sanità (grazie al mio voto contrario), non può essere attuato, poiché redatto in violazione della vigente Legge Regionale 4/10 che, all’art.19, recita ció che i DG delle Asl avrebbero dovuto fare, e non l’hanno fatto, già da molti anni : l’ATTO AZIENDALE , documento propedeutico a ogni decisione.
La Giunta Regionale avrebbe dovuto poi valutarli ed approvarli secondo regole precise. Ma ciò non è stato mai fatto.
Ricordiamo che una Legge Regionale è la fonte primaria della legislazione.
Il Regolamento invece, come in questo caso, è una fonte secondaria; ciò vuol dire che rispetto alla Legge stessa, si pone su un livello inferiore.
Se poi è in contrasto, come in questo caso,si è tenuti a rispettare la legge.
Bene, a tal proposito, hanno fatto alcune organizzazioni sindacali a richiedere l’intervento del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario che prontamente, il 12 Gennaio, ha risposto, con propria nota, riscontrando la mancata adozione dell’Atto Aziendale da parte dei Direttori Generali delle Asl pugliesi, arrivando ad affermate che i fatti esposti saranno oggetto della dovuta attenzione e scrupolosa attenzione!
Quindi adesso le Asl adottino prima gli Atti Aziendali e poi il Governo regionale vari il nuovo riordino ospedaliero. Tutto da rifare.
Mino Borraccino