“La pesca elettrica era stata vietata dall’Ue 20 anni fa, ma una deroga ha consentito alla lobby della pesca industriale di farne uso e abusarne, danneggiando l’ambiente marino e i piccoli pescatori. Per questo, al Parlamento europeo diremo no a chi vuole rinnovare e ampliare tale deroga”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato.
La pesca elettrica consiste nel “colpire” i pesci con forti scariche rilasciate dalle reti a strascico, in modo da stordirli e catturarli più facilmente. Si tratta di un tipo di pesca che comporta gravi conseguenze sia per gli ecosistemi marini sia per la piccola pesca. Come ha denunciato la piattaforma dei pescatori europei artigianali “Life”, dopo il passaggio delle reti a strascico elettriche, i fondali marini sono devastati e i pesci brutalizzati. Persino la Cina l’ha vietata.
Da noi, il regolamento Ue vieta questo tipo di pesca fin dal 1998, ma nel 2007 Bruxelles ha concesso una piccola deroga per “fini di ricerca”. “Peccato che oggi si scopre che l’Olanda avrebbe rilasciato in questi anni decine di licenze ‘illegali’ per la pesca elettrica (ben oltre la soglia consentita dalla deroga) ricevendo inoltre, solo negli ultimi 2 anni, 3,8 milioni di fondi Ue”, attacca D’Amato.
Il 16 gennaio al Parlamento europeo dovrà decidere se concedere un’ulteriore deroga. “Le lobby della grande pesca industriale, con in testa l’Olanda, stanno facendo pressioni perché si continui questo massacro – continua l’eurodeputata M5S – Io e tutto il Movimento 5 Stelle diremo NO in Plenaria a Strasburgo a nuove autorizzazioni. Mi auguro che la maggior parte degli eurodeputati, italiani in primis, abbiano la dignità, una volta tanto, di non cedere al ricatto delle lobby e di difendere il nostro mare e i piccoli pescatori”.