“L’ennesimo incidente all’interno dello stabilimento tarantino dell’Ilva testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di vetusta’ e di inadeguatezza dell’acciaieria. L’esplosione avvenuta nel reparto Gestione rottami ferrosi, che ha visto il ferimento, con ustioni al collo, di un operaio, é la prova tangibile di come la gestione commissariale non abbia in alcun modo messo in sicurezza gli impianti, che continuano periodicamente a mietere vittime”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.
“Non basta il disastro ambientale, con i danni terribili che noi tutti conosciamo, Ilva continua a penalizzare cittadini e lavoratori all’esterno come all’interno – prosegue Labriola -. Il governo, i commissari, sono riusciti a rendere inefficaci e vane le promesse del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si é mostrato sovente molto vicino ai tarantini sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. In occasione della morte dell’operaio Giacomo Campo, avvenuta nel settembre del 2016 fu proprio il Capo dello Stato a parlare di ferita per l’Italia. Dal 2003, quando nell’allora stabilimento dei Riva persero la vita due dipendenti ed altri dodici rimasero feriti, cosa é cambiato? Nulla, assolutamente nulla, si é continuato a perdere la vita, ad andare al lavoro con la paura di non tornare a casa dai propri cari. Sia responsabilità del prossimo governo seguire virtuosamente la transizione dell’acciaieria alla nuova proprietà, garantendo l’attuazione dei piani, la sicurezza all’interno degli stabilimenti”.