In data 30 settembre 2017 si chiudeva l’accesso al portale della Regione Puglia per richiedere l’assegno di cura per le persone non autosufficienti. Ad oggi, le famiglie pugliesi con familiari non autosufficienti a carico, ben 9.105 famiglie, ancora non ricevono risposte per questi sostegni. Molti utenti non si ritrovano con il punteggio provvisorio loro assegnato sulla domanda. Apprendiamo che la procedura di attribuzione dei punteggi risulta essere lacunosa oltre che farraginosa, e poco confacente alle tipologie di malattie che portano alla non autosufficienza, attribuendo un punteggio maggiore (10 punti in più) agli ultra sessantacinquenni. Ci giungono segnalazioni relative ad altre anomalie legate all’attribuzione del punteggio che pare abbia tenuto conto dell’ISEE e non dell’ISRE, assegnando un punteggio minore di quello dovuto e previsto dal bando. Valutazioni importanti che nel complesso definiscono il punteggio in base al quale, secondo la prassi espressa nel bando, i richiedenti saranno convocati in UVM per la sua assegnazione definitiva. Tutto ciò però contrasta con la nota del bando che riserva “l’accesso prioritario a persone gravemente non autosufficienti che vivono in contesti familiari più fragili in quanto esposti al degrado sociale e a maggior fragilità economica” . Ma ci chiediamo come possa arrivare in UVM questa valutazione per chi ha un punteggio basso se non sarà sottoposto ad UVM? Fra queste persone vi sono moltissimi utenti che, fino alla precedente misura, percepivano l’assegno di sostegno sociale e che invece oggi sono esclusi, pur avendo gravissimi problemi di disabilità, in quanto hanno un punteggio basso di 35, 45, 55 punti,pur essendo collegati a macchinari salvavita h24. Sinistra Italiana/ Liberi E Uguali, molto sensibile alle problematiche sociali delle famiglie pugliesi, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio, approvato pochi giorni fa dal Consiglio regionale, ha chiesto ed ottenuto un incremento delle risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza, con il quale si potrà rispondere con maggiore efficacia al bisogno di protezione sociale di queste persone e delle loro famiglie, avendo previsto che la misura dell’Assegno di Cura sarebbe stata insufficiente. Però tutto ciò non basta per cui si rivolge al Presidente Emiliano, e lo invita intervenire, affinchè si possa procedere celermente ed equamente con l’assegnazione degli assegni di cura in favore di queste persone che attendono dal 14 luglio 2017 il sostegno sociale, immaginiamo con quanti enormi disagi.
Mino Borraccino