“Le novità introdotte dalle Ferrovie del Sud Est creano solo dei disagi ai passeggeri, in maggioranza lavoratori pendolari e studenti, ed anche ai titolari dei punti vendita “.
Il 2018 per i tanti studenti e lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico targato FSE ha riservato delle novità che complicano notevolmente la vita di chi viaggia tutti i giorni con i mezzi pubblici. Ci facciamo portavoce dei malumori e dei disagi di tanti concittadini che giornalmente utilizzano l’FSE, in particolar modo nella tratta che collega Massafra con Bari. Questo problema è generalizzato e riguarda qualsiasi città e qualsiasi tratta.
In particolare noi Giovani Democratici contestiamo che i biglietti di corsa semplice FSE abbiano una validità di 4 ore dalla convalida e possano essere utilizzati entro le ore 23.59 del giorno riportato sul biglietto. Il viaggiatore può cambiare una sola volta la data del viaggio andando in un punto vendita, entro le ore 23.59 del giorno precedente l’utilizzo, presentando il biglietto originario. Altrimenti il biglietto perde di validità.
Le Ferrovie Sud Est spiegano, sul sito on line e sui volantini informativi, che le novità introdotte, in vigore dal 1° gennaio, rispondono “alle esigenze dei viaggiatori” e che servono a “contrastare il fenomeno dell’evasione”. Riteniamo che non sia così, ma che in questo modo si introduce solo un’inutile burocrazia che complica la vita dei passeggeri.
Al di là delle motivazioni fornite dall’azienda, l’impatto sull’utenza e soprattutto su coloro che non fanno l’abbonamento non è positivo, perché complica parecchio le modalità di utilizzo. Con il vecchio sistema c’era più flessibilità rispetto ad esigenze che variano di giorno in giorno e che non sempre sono prevedibili. Con questa imposizione aziendale non è più possibile acquistare più biglietti da adoperare all’occorrenza in un lungo arco di tempo. Che cosa succederebbe se il viaggiatore, per qualsiasi ragione, non lo adopera? Quanti viaggiatori avranno il tempo, la possibilità, ma anche semplicemente la voglia di recarsi di nuovo al punto vendita per fare questa operazione di cambio data? Cosa succede se non c’è la possibilità di tornare dove si è acquistato il biglietto? Cosa succede se c’è un ritardo o un guasto dell’autobus? In ogni caso si perde il biglietto. Il nuovo ticket rende complicata anche la vita dei commercianti, costretti ad impiegare più tempo ad indicare sul terminale le date e le correzioni.
Inoltre non capiamo come queste nuove direttive possano contrastare l’evasione . Non si colpisce chi non paga il biglietto ma i viaggiatori onesti. L’FSE dovrebbe lavorare per far pagare a tutti i biglietti: aumentando i controlli a bordo, rimettendo in funzione le obliteratrici, o predisponendo dei tornelli e attuando la dematerializzazione dei ticket (così come introdotto recentemente a Bari dall’AMTAB).
Noi GD abbiamo inviato questa nostra denuncia all’azienda, all’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Nunziante, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio, e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
Ci auguriamo che l’azienda ponga rimedio a questi inutili disagi e complicazioni per i passeggeri, e anzi che possa investire su confort e puntualità dei suoi servizi, per poter avere un servizio trasporti di maggiore qualità.
Angelo Notaristefano
Segretario Giovani Democratici Massafra