“La dirigenza di Enel audita oggi in V Commissione ha confermato che non esiste alcuna volontà né alcun progetto di riconversione dell’Enel di Cerano utilizzando il gas di TAP. Emiliano in tutti questi mesi ha continuato a mentire.” Lo dichiarano i consiglieri regionali M5S Gianluca Bozzetti, Cristian Casili e Antonio Trevisi proponenti della richiesta d’audizione.
“Conserviamo molte perplessità – spiegano i pentastellati – rispetto ad uno studio commissionato e presentato stamane dall’Enel che avrebbe voluto convincerci della non pericolosità delle centrali a carbone confutando gli ultimi studi del CNR. Siamo tuttavia soddisfatti che Enel abbia confermato la bontà e la lungimiranza della nostra visione energetica basata sulle fonti rinnovabili, una scelta obbligata non solo dalla necessità di tutelare l’ambiente ma anche una scelta strategica dal punto di vista economico. La società ha espresso la propria volontà di far diventare la Puglia la regione più smartizzata del mondo investendo sulle reti smart. Una volontà che ribadisce ancora una volta la validità della nostra proposta di legge sul reddito energetico. Ogni altra scelta energetica come quella di governo nazionale e di governo regionale di investire oggi su TAP e su una fonte fossile come il gas, risulta dunque del tutto anacronistica, ingiustificata ed utile unicamente per multinazionali – concludono – e per i politici PD che l’hanno promossa”.
“Una giornata assolutamente fondamentale per tutta la comunità brindisina – dichiara il consigliere regionale Gianluca Bozzetti – che ha chiarito una volta per tutte, come la paventata riconversione a gas della centrale prospettata da Emiliano, sia soltanto una bufala; così come si è chiarito l’indirizzo a breve termine della società: fino al 2020 e salvo cambi di strategie energetiche nazionali, la centrale a carbone Enel Federico II di Cerano rimarrà in funzione così com’è non rientrando, per precisa volontà aziendale, neanche nei progetti di riconversione di Futur-E. Per l’Enel, – conclude il consigliere brindisino – la centrale a carbone di Cerano è “necessaria” noi, al contrario, riteniamo che l’unica strada da seguire sia l’avvio di una riconversione economica dell’area che tuteli i livelli occupazionali, una possibilità che potrà concretizzarsi solo se il 4 marzo i cittadini italiani porteranno al governo il Movimento 5 Stelle.”