“Le scelte dell’Agenzia Regionale Rifiuti –come avevo anticipato chiedendo invano che Giunta e Consiglio relazionassero sulla governance del ciclo dei rifiuti e sull’attività dell’AGER- costerà ai contribuenti pugliesi ben 33.188.667€. A tanto ammonta infatti la condanna del lodo arbitrale riguardante la revisione tariffaria ex Istat di un’azienda privata nei confronti del soppresso ATO di Lecce. Una controversia arbitrale cui il commissario Grandagliano non ritenne opportuno costituirsi in giudizio perché a parer suo l’Ager non sarebbe succeduta all’ATO provinciale. Il presidente del collegio arbitrale ordinò alla società ricorrente di integrare il contraddittorio nei confronti dell’AGER in seguito alla soppressione dell’ATO. Nessuna condanna per i 22 comuni che conferiscono i rifiuti nell’impianto di Cavallino, che nel frattempo scelsero autonomamente di costituirsi in giudizio per evitare che la società ricorrente procedesse con una consulenza tecnica senza controparte.
La non definizione da parte dell’AGER delle tariffe dal 2010 in poi che i Comuni dovevano pagare alla società in base ad una sentenza del Consiglio di Stato di aprile 2017, ha portato dunque alla revisione della tariffa precedente anche per gli anni successivi al 2010. Mi chiedo a questo punto in che modo si provvederà al pagamento di quell’importo: sarà la Regione Puglia a pagare o ricadrà sulle bollette dei cittadini? Ad ogni modo a farne le spese saranno i contribuenti pugliesi. “