“Un presidente e una maggioranza che non hanno nessun tipo di autorevolezza politica e che per dialogare con il Governo nazionale, dello stesso partito, hanno bisogno di un ricatto-ricorso: sull’Ilva è questa la morale che viene fuori oggi dal Consiglio regionale.
La richiesta di Emiliano di rinviare la discussione, inoltre, fa perdere di credibilità alla massima assise regionale che oggi avrebbe dovuto votare il ritiro del ricorso al Tar e chiedere a Roma di confrontarsi – e chiedere con forza che il diritto alla salute fosse coniugato con quello al lavoro – con noi in quanto autorevoli rappresentanti del nostro territorio e non astiosa controparte.
E, invece, no: anche chi in maggioranza aveva dato segnali di dignità oggi si piega al pensiero unico del padrone al comando che usa la forza dei ricorsi perché nel suo partito, il Pd, non ha nessuna autorevolezza per essere ascoltato nell’ambito della leale collaborazione fra Stato e Regione”.