Un accordo di programma che vede impegnati il comune di Taranto e la Regione Puglia, per presentare al Governo quelle che sono le istanze degli enti territoriali della provincia di Taranto, vessati dall’emergenza sanitaria ed ambientale.
I comuni a rischio dell’area di Taranto, inseriti nei siti di interesse nazionale (SIN) per quanto riguarda l’inquinamento, si sono riuniti ieri a Montemesola per fare il punto della situazione.
Le aree a rischio, lo ricordiamo, sono Montemesola, Crispiano, Statte e Massafra.
L’incontro, voluto fortemente dal sindaco di Montemesola Vito Antonio Punzi, nonché presidente dell’Unione dei Comuni Montedoro, ha visto la partecipazione dei sindaci di Statte e Massafra e del vicesindaco del comune di Taranto, De Franchi.
«È stata un’occasione per mettere un punto fermo in questa situazione di incertezze avvertita sino ad oggi – dice il sindaco Punzi – C’è un punto d’incontro fra tutte le parti in causa, cioè quello di ripartire insieme alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che vede i territori coinvolti d’accordo e partecipi. Non potevamo essere esclusi».
Una riunione, quella di ieri, secondo il vicesindaco di Taranto De Franchi, che conferma semplicemente come gli enti territoriali dialoghino tra loro.
«Una vicenda tecnica ancora prima che politica» dice De Franchi, il quale non vuole anticipare nulla su quelli che potranno essere i risvolti e che fa leva sulla condivisione di idee e sollecitazioni pervenute dai sindaci delle aree a rischio, per dar vita alla bozza di accordo di programma che comune di Taranto e Regione Puglia invieranno al Governo.
Il sindaco di Statte, uno dei comuni che risente maggiormente della presenza dello stabilimento Ilva, sottolinea l’importanza di far arrivare al Governo una richiesta sentita da tutti i comuni della provincia interessati.
Per Martino Tamburrano invece, il quale si augura che salute, ambiente e lavoro siano coniugati, i presupposti iniziano ad esserci: «l’importante è che tutti siano leali nel portarli avanti».