L’aula del Consiglio Regionale Pugliese ha approvato poco fa, a maggioranza, con 26 voti a favore e 19 contrari, (col voto contrario mio e del collega di Gruppo Santorsola), la richiesta del presidente Emiliano di rinviare il voto sull’OdG presentato dal sottoscritto relativamente all’Ilva, e già rinviato un mese fa, per mancanza del numero legale, a causa dell’abbandono dell’aula del Presidente e di molti consiglieri di maggioranza.
L’OdG prevede:
-il rispetto delle leggi regionali di tutela ambientale sul controllo delle emissioni di diossina e benzoapirene, varate nelle consiliature in cui Vendola era presidente;
– l’inserimento della legge regionale sulla Valutazione del Danno Sanitario, sempre approvata nel decennio vendoliano, all’interno del DPCM;
– l’istituzione del consiglio di sorveglianza, per consentire a rappresentanti dei lavoratori e degli Enti locali, di vigilare sull’esecuzione del piano industriale e quindi su procedure complesse come l’applicazione delle BAT e la copertura dei parchi minerari;
– il ritiro dal mercato dell’azienda per procedere alla statalizzazione della stessa;
– il ritiro del ricorso al TAR da parte della Regione Puglia.
Ho fatto presente al presidente Emiliano che la sua azione risponde alla logica di guerra perenne col Governo, una sorta di prova muscolare, e che invece le richieste avanzate nell’OdG per migliorare le condizioni ambientali si potevano e si dovevano far valere sul piano politico. Ho ricordato la vicenda dell’ARPA, della nomina di un direttore generale privo di competenze tecniche e scientifiche, e del fatto che in passato la Regione governata dal presidente Vendola ha tenuto la schiena dritta contro lo strapotere dell’Ilva, quindi ho contestato le affermazioni con le quali si autoproclama l’unico a lottatore per la salute dei tarantini, non accettando che si intesti la primogenitura della battaglia.
Sinistra Italiana / Liberi e Uguali, ha chiesto il voto sul proprio OdG, documento che se fosse stato approvato dall’aula e poi recepito dal Governo centrale, sarebbe stato in grado di coniugare il diritto alla salute e all’ambiente con la tutela del lavoro.
Purtroppo Emiliano, ancora una volta, non ci ha ascoltato, come quasi sempre fa, assumendosi la responsabilità di bocciare, dopo quello su Acqua Pubblica, anche questo nostro OdG. Attendiamo la discussione sulla Sanità.
Ma ormai c’è una incomunicabilità di fatto tra Emiliano e il nostro partito.
Mino Borraccino