I criteri di valutazione delle domande di finanziamento per la sottomisura 4.1 del Piano di sviluppo rurale (PSR), è stato oggetto di audizione dell’assessore regionale alle politiche agricole Leo Di Gioia nella seduta della IV Commissione, presieduta da Donato Pentassuglia nella prima parte dei lavori e successivamente da Domenico Damascelli. La richiesta di ascoltare nel merito l’assessore Di Gioia è stata avanzata dai consiglieri del M5S Rosa Barone e Cristian Casili, spinti dalla necessità di avere maggiore contezza riguardo ai criteri individuati per la selezione delle aziende agricole singole e associate che risulterebbero idonee al finanziamento a sostegno di investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle stesse aziende.
L’anomalia rilevata dai consiglieri pentastellati nella fase della pubblicazione della graduatoria, riguarda i parametri di valutazione adottati, che sembrano favorire gli investimenti ad altissima redditività a discapito di tante altre aziende che si vedrebbero scavalcate a causa di attestazioni infedeli. Il consigliere Casili ha segnalato anche i forti ritardi scontati dalla misura più importante del PSR a causa dei sistemi informatici, fino a determinare danni alle aziende che si vedono eliminate da criteri e punteggi fuori dalla realtà.
Anche il capogruppo di NsP Enzo Colonna si è fatto portavoce delle distorsioni segnalate dalle aziende agricole in merito all’attribuzione del punteggio in relazione all’incremento della performance aziendale, rilevando la necessità di verificare la veridicità dei parametri corrispondenti a valori concreti.
Il consigliere Domenico Damascelli (FI) ha rilevato che le varie proroghe concesse ai bandi ha determinato una situazione di forte disagio alla categoria e che è necessario stilare un cronoprogramma da oggi al 2020 utile a tracciare le linee guida per la programmazione degli investimenti e consentire ad un numero maggiore di aziende di usufruire di questo tipo di agevolazioni.
L’assessore Di Gioia ha chiarito che i criteri adottati corrispondono alla declinazione dei principi che sono alla base della misura individuata nel PSR, sono stati valutati dal Comitato di sorveglianza e sono stati sviscerati nel merito e valutati nelle cause e negli effetti anche da parte delle strutture competenti di Bruxelles. Di Gioia ha spiegato che il sistema di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del punteggio ha valutato la potenziale redditività utilizzando dei meccanismi previsionali, determinando così la relativizzazione dell’indice medio. Di Gioia ha fatto notare che oggi alcune aziende si trovano tradite da un’applicazione infedele della redditività e a tal proposito si è impegnato di valutare i dati oggettivi assegnati dalla piattaforma telematica ed in particolar modo di verificare se le 600 aziende teoricamente finanziabili su un numero di domande acquisite pari a oltre 3100, abbiano dati corrispondenti alla realtà produttiva e nel momento in cui le aziende non hanno la capacità di dimostrare la performance dichiarata saranno ragionevolmente escluse.