A Nicola Caputo e ad Angelo Lippo sono dedicati due viali all’interno della Villa Peripato.
La cerimonia di intitolazione ufficiale si svolgerà martedì 9 gennaio 2018 alle ore 09,30 nella Villa Peripato (ingresso da piazza Kennedy), alla presenza dell’assessore alla cultura e alla legalità, Francesco Sebastio, e dei familiari dei nostri illustri concittadini scomparsi che con le loro opere hanno contribuito alla crescita culturale della città.
“In un luogo simbolo della sua amata Taranto” così annuncia sui social il figlio Angelo l’intitolazione al padre, Nicola Caputo, del viale della Villa Peripato che dall’accesso est di via Mignogna porta all’accesso ovest di via Giovinazzi. Taranto lo ricorda e lo onora soprattutto per la sua infaticabile attività di storico e divulgatore della secolare storia dei settecenteschi riti della Settimana Santa tarantina. Nella vita di Nicola Caputo una intensa attività giornalistica è stata accompagnata da apprezzate pubblicazioni dedicate alla storia, alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e Priore della Confraternita del Carmine dal 1996 al 1999, Nicola Caputo è stato tra i fondatori della prima emittente televisiva cittadina (Tv Taranto) nel 1976 ed ha realizzato le prime dirette tv dei Riti della Settimana Santa. Ha realizzato tre documentari in videocassetta (“La Settimana Santa a Taranto”, “Dietro l’anima incappucciata” e San Cataldo, Patrono di Taranto”) ed è stato autore oltre venti libri di successo sulla religiosità popolare e sulle tradizioni, dalla Settimana Santa al Natale tarantino. Accanto a questi importanti lavori non mancano opere in cui si affronta il rapporto con la Marina Militare o che raccontano la storia politico-amministrativa di Taranto, attraverso le testimonianze dei sindaci dal dopoguerra agli anni Settanta. La sua opera più nota è “L’anima incappucciata”, vero best seller pubblicato in ben tre edizioni.
Ad Angelo Lippo è intitolato il viale che dall’accesso alla Villa Peripato di via Ciro Giovinazzi affianca l’affaccio al Mar Piccolo fino al laghetto dei cigni. Poeta, scrittore, critico letterario ed artistico, Angelo Lippo è nato e ha sempre vissuto a Taranto, pur partecipando alla vita culturale nazionale. La sua carriera è segnata sin dall’inizio da un’attività pubblicistica espressa a più livelli, soprattutto su settimanali a diffusione regionale con interventi di natura socio-culturale, di politica e di economia locale, anche sotto forma di inchieste ed interviste. Insolita, ma non meno importante, qualche sortita nel giornalismo sportivo, con corrispondenza locale. Sul versante delle arti visive, ha firmato alcune monografie di artisti italiani contemporanei, scritti in catalogo o recensioni a rassegne d’arte, di cui soltanto una parte è stata raccolta in volume. Nell’intenzione di storicizzare la pittura dell’area jonico-salentina, ha coordinato alcune tra le più importanti rassegne sul territorio dalla lontana “Proposta 70” fino alle più recenti “Identità del Contemporaneo” e “Arte in Salento, Artisti e Briganti: questa è un’altra storia. Condirettore della rivista “Il Policordo” poi fondatore e direttore dal 1985 di “Portofranco”, un progetto letterario di ampio respiro intorno alla quale si sono riuniti scrittori, critici, studiosi di livello nazionale. Angelo Lippo-poeta ha pubblicato una dozzina di volumi dei quali si è occupata la critica nazionale e dei quali si ricordano tra i più significativi: La carne stretta, L’ape invisibile, Caprice des Dieux, Le sillabe del vento, Elogio dell’ebbrezza. Di saggistica letteraria ha pubblicato il profilo critico dello scrittore pratese Armando Meoni; Il rumore dell’erba nel 2003 e Il filo dell’affetto – omaggio a Giacinto Spagnoletti nel 2008. In occasione della data di nascita di Angelo Lippo, 11 novembre, si tiene ogni anno a Taranto un convegno studi e premio letterario, a lui intitolati. Dal 2012 una sezione del premio internazionale di poesia Roberto Farina, a Roseto Capo Spulico, è dedicata ad Angelo Lippo.