La gestione della questione del dimensionamento scolastico mette in evidenza, se mai ce ne fosse ancora bisogno, tutti i limiti di questa amministrazione. L’imbarazzante e contradditorio intervento dell’assessore alla pubblica istruzione durante la seduta di consiglio comunale del 29 dicembre – dietro la quale si è nascosto il sindaco rifiutando di rispondere all’interpellanza presentata da un consigliere comunale – è il manifesto della superficialità con la quale vengono affrontati argomenti delicati come quello della scuola. Lo ribadiamo ancora una volta: non abbiamo intenzione di schierarci con nessun Istituto Comprensivo, ma riteniamo necessario che si imbocchi la strada della verità e della trasparenza per giungere ad una corretta soluzione della vicenda. Nessuna deliberazione degli anni scorso ha mai posto limiti all’organizzazione dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo De Amicis, perché l’amministrazione comunale non può entrare nel merito delle scelte che attengono all’autonomia scolastica né tanto meno mortificare la libertà delle famiglie di scegliere presso quale scuola indirizzare i propri figli.
Chi dice il contrario o mente sapendo di mentire o non è capace di leggere e comprendere una delibera. In entrambi i casi riteniamo grave questo atteggiamento di chi dovrebbe governare la cosa pubblica negli interessi dei cittadini.
A questo si aggiunge la modalità singolare con la quale la giunta pensa di poter dirimere la controversia: sarà convocata una seduta monotematica di consiglio comunale per discutere dell’argomento, alla quale prenderanno parte tutti i genitori, gli insegnanti e i dirigenti dei tre istituti comprensivi, con il risultato scontato che andrà a finire in caciara. Ma questo è il vero obiettivo dell’amministrazione: alzare un polverone dal quale non verrà fuori alcuna decisione utile.
Ormai è chiaro a tutti il metodo di lavoro di questa amministrazione: prima si emanano i provvedimenti anche di significativa importanza, e poi si apre un falso confronto blindando le scelte già prese.
Dopo aver litigato con tutte le sigle sindacali per le varie vertenze che sono scoppiate a Grottaglie, dopo aver respinto il confronto con un’istituzione importate come la scuola, dopo aver fatto dell’opacità e della mistificazione dei fatti il metodo quotidiano della gestione della cosa pubblica, possiamo dire che i principi che hanno animato Grottaglie On sono ormai un lontano ricordo.
Grottaglie 2 gennaio 2018
Partito Democratico – Grottaglie