In relazione alla complessa vicenda che ha originato la costruzione della pista ciclo-pedonale di Palagianello, con l’utilizzo improprio di fondi Europei di Sviluppo Regionale, ho sollecitato nuovamente il Presidente Emiliano a costituirsi anche presso il Tribunale di Taranto, in vista del processo dell’11 gennaio 2018, in quanto parte lesa.
Una questione piuttosto delicata che rischia di non rendere giustizia ad una vicenda che invece deve essere chiarita nell’interesse dell’intera collettività, per la quale noi di Sinistra Italiana, dopo aver presentato anche un’interrogazione regionale, vogliamo andare in fondo ai fini del rispetto della legalità.
La questione è la seguente: il Comune di Palagianello ha beneficiato nel 2010 di un finanziamento FESR 2007/2013 per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale nelle aree dismesse del vecchio tracciato ferroviario. A tal proposito la Procura della Repubblica di Taranto ha avviato un’inchiesta ipotizzando che sia stato consentito un presunto e indebito vantaggio patrimoniale alla società RFI, Rete Ferroviaria Italiana, attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intenti che esonerava la società RFI dalla realizzazione di una serie di interventi alle aree dismesse della ex ferrovia, per un vantaggio economico valutabile complessivamente in circa 760.000 euro, che, invece, sarebbero dovuti essere a carico della società RFI.
Un fatto grave, che nel caso di mancata costituzione della Regione Puglia, che è in dovere di costituirsi, potrebbe determinare un agevole accoglimento del ricorso di Rete Ferroviaria Italiana.
Ho chiesto altresì in questi giorni, attraverso PEC, agli uffici regionali dell’Assetto del Territorio di avere copia del parere legale prodotto dal Comune di Palagianello sulla disponibilità delle aree ferroviarie dismesse per ottenere il finanziamento relativo alla pista ciclopedonale.
Mino Borraccino