Una scelta inopportuna. Solo così si può giudicare la notizia dell’ingresso in Giunta di Salvatore Ruggeri che rappresenta l’ennesima dimostrazione della deriva trasformistica che sta assumendo l’esperienza di governo regionale targata Michele Emiliano, dalla quale oramai siamo sempre più distanti, in procinto di abbandonare una maggioranza che non sentiamo più nostra.
Per sostituire il compianto Totò Negro, infatti, il Presidente Emiliano pensa bene di chiamare al suo fianco il tesoriere nazionale, nonché segretario regionale, di un partito, l’UDC, che nei mesi scorsi ha fatto una precisa scelta di campo, decidendo di schierarsi nell’ambito del centrodestra (accanto a Berlusconi, Salvini e Meloni) in vista delle imminenti elezioni politiche.
E così tutta la retorica di Emiliano sui valori della sinistra di cui egli, nell’esercizio della sua funzione, sarebbe custode e portatore, finisce per l’ennesima volta (dopo le innumerevoli nomine di sottogoverno fatte in favore di soggetti provenienti dalle fila del centrodestra, folgorati sulla via del centrosinistra a seguito dei soliti trasformismi) per scontrarsi fragorosamente con una realtà ben diversa, fatta di accordicchi al ribasso con pezzi di ceto politico collocato a destra, al solo fine di puntellare una maggioranza ormai sfibrata e traballante. Nulla di personale, ovviamente, nei riguardi del papabile neo assessore Ruggeri ma dal punto di vista politico ritengo la sua nomina del tutto inopportuna alla luce anche di due ulteriori aspetti: innanzitutto il fatto che il neo-assessore è cognato del povero Totò Negro, quasi che ci sia una sorta di “riserva familiare” su quell’incarico e poi non si può non rilevare come, per far spazio ad un assessore esterno come Ruggeri, il Presidente Emiliano sarà probabilmente costretto a ‘defenestrare’ una assessora donna, della sua squadra, riducendo ad una sola presenza la rappresentanza di genere femminile nell’esecutivo regionale. Un altro brutto segnale che dimostra ancora una volta come questa esperienza di governo guidata da Michele Emiliano si stia progressivamente allontanando dalle speranze e dalle aspettative dei tanti cittadini pugliesi che nel 2015 ci diedero la loro fiducia.
Per tutte queste ragioni Sinistra Italiana considera urgente e necessario un radicale cambio di rotta che però, purtroppo, non sembra scorgersi all’orizzonte e nel caso sapremo cogliere le giuste considerazioni dopo il Consiglio monotematico sulla sanità del 9 Gennaio 2018.
Mino Borraccino