Era il 5 gennaio del 2015, quasi tre anni fa e, sul Quotidiano Sostenitori delle Forze dell’Ordine, pubblicavo un articolo a mia firma, in cui denunciavo una scritta lesiva nei confronti delle Forze di Polizia, apparsa sulla parete esterna della scuola primaria di Montemesola, in provincia di Taranto. La scritta, come si vede dalla schermata sottostante, recitava “Akab 1212”. Viene da sorridere, in quanto il rivoluzionario in questione, non è stato nemmeno capace di esprimere “correttamente”, un concetto di per sé già abbastanza piccolo. L’esatta dicitura sarebbe stata infatti, “Acab 1312”, dove la sequenza numerica sostituisce di fatto, l’ordine sequenziale delle lettere A-C-A-B nell’alfabeto. Ma nulla, proprio non ce l’ha fatta, poveretto.
Come è oramai noto, l’acronimo ACAB (All Cops Are Bastard), viene utilizzato dagli antagonisti come insulto nei confronti di chiunque indossi una divisa (Polizia, Carabinieri). La scritta, ancora oggi, 24 dicembre 2017, è lì, su quella parete della scuola elementare, come assurdo paradosso che vede appiccicata l’inciviltà e la mancanza di rispetto verso le istituzioni, sulle pareti dell’edificio in cui il fanciullo deve essere formato ed educato alla sana e pacifica convivenza civile, nonché al miglior tipo di approccio con gli altri e tutto ciò che lo circonda. Tre anni fa, nella mia prima denuncia pubblica, oltre a schernire il poco informato autore dell’atto vandalico (perché di questo si tratta), in cui ha prevalso l’assetto rivoluzionario anziché il buon senso, cercai di stimolare una riflessione collettiva sulla poca conoscenza che i giovani, oggi, hanno dei valori e delle istituzioni. Una scritta del genere, oltre a denotare inciviltà, condotta irrispettosa della cosa pubblica, cattiva educazione e chi pù ne ha più ne metta, dà adito alla legittimazione. Perché lasciarla lì, non curarsene, significa in un certo senso, legittimare azioni simili.
La cosa mi lascia alquanto stupita, considerando che la nostra amministrazione comunale, vanta in Giunta, la presenza di un appartenente alla Polizia di Stato e che, la comunità è comunque spesso partecipe e promotrice di iniziative e manifestazioni mirate a ricordare, valorizzare, esaltare i valori delle Forze Armate e dell’Ordine. Le ultime manifestazioni tenutesi in paese, tra l’altro ne sono testimonianza. Così come la presenza di associazioni di rappresentanza che vestono orgogliose divise in ogni manifestazione, contribuendo alla buona riuscita di queste, per quanto concerne l’ordine pubblico.
Cosa dovrei pensare allora? Che pensiamo a lucidare il guscio per renderlo impeccabile, non curandoci che l’uovo all’interno sia marcio? No, io questo non voglio pensarlo. Pertanto,
approfittando della Vigilia di questo Santo Natale, per volgere il mio augurio ai lettori, mi appello alla sensibilità del Sindaco Vito Antonio Punzi (al quale probabilmente sarà sfuggito, visto che ha sempre denunciato atti di inciviltà, prendendo i dovuti provvedimenti) affinché provveda al più presto alla copertura di quella scritta, prevenendo azioni simili, magari punendo severamente chi imbratta e commette atti vandalici di ogni tipo. Lo deve alla comunità, lo deve al ruolo che ricopre, lo deve ad un suo assessore. Serve solo un po’ di buona volontà e un po’ di vernice e, la sua Amministrazione, caro Sindaco, sta dimostrando che questa non manca.
Io sono fiduciosa.
Buon Natale a tutti.