Da oggi il Mulino Scoppetta di Pulsano, gioiello di archeologia industriale dell’intero Sud Italia, potrà essere acquisito dal Comune di Pulsano divenendo a tutti gli effetti un bene di proprietà comunale.
A seguito della Commissione Bilancio, presieduta da Emiliano D’Amato per gli aspetti prettamente finanziari di copertura dell’acquisizione, e dell’ultimo Consiglio Comunale, si è dato mandato agli uffici preposti a procedere quanto prima all’acquisizione del bene. L’operazione prevede la donazione da parte degli eredi Scoppetta del Mulino (soggetto a vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali), dietro risarcimento da parte del Comune di Pulsano della somma inerente le spese sostenute da parte dei proprietari negli scorsi anni per la messa in sicurezza dell’immobile, cifra stabilita in 60 mila euro (da suddividere in tre rate annuali da 20 mila euro l’uno).
Non è nostro obiettivo prenderci meriti altrui; l’acquisizione del bene è una ottima notizia che ha visto la partecipazione di tutta la comunità pulsanese, da chi fece apporre il vincolo quasi 20 anni fa (l’ormai scomparso e compianto Prof. Albano ed il concittadino Pietro Sampietro), passando dall’Associazione La ‘Ngegna che nacque proprio con lo scopo della sua acquisizione e rinascita e che tanto ha fatto per valorizzarlo (si ricorda fra tutte il Premio Mulino Scoppetta ma anche le numerose mostre e congressi organizzati su territorio nazionale), fino all’impegno di tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione che in questi anni si sono confrontati sulla questione.
Unico appunto: si sarebbe potuto fare prima. Forse oggi avremmo già un Mulino recuperato e ristrutturato (grazie ad esempio all’accesso ad uno dei numerosi finanziamenti intercorsi in questi anni) e pronto ad un qualsiasi progetto di riutilizzo. Tuttavia c’è ancora molto da fare.
Emiliano D’Amato con la Lista Pulsano Bene Comune si impegna, in caso di vittoria alle elezioni del 2018, alla ricerca dei finanziamenti necessari per il recupero della struttura con un obbiettivo ben preciso: “Il Mulino Scoppetta Tecnologico: la tecnologia di ieri ospita quella di domani”.
L’idea non è semplicemente quella di creare un museo di archeologia industriale permanente da visitare, ma riprendere un vecchio progetto presentato nei primi anni 2000 proprio da Emiliano D’AMATO che puntava a trasformare il Mulino Scoppetta in un complesso in grado di ospitare nei diversi ambienti: una sala congressi, un centro di accesso internet, un laboratorio tecnologico per lo sviluppo di nuove tecnologie software ed hardware collegato al mondo dell’università pugliese fornendo a giovani studenti la possibilità di poter frequentare l’Università Telematica direttamente sul nostro territorio.
Unendo quindi Storia e Futuro, fornendo ai giovani pulsanesi l’opportunità di accedere al mondo del lavoro in un polo tecnologico di eccellenza impiantato direttamente su Pulsano.
Pulsano Bene Comune fa suo questo progetto e lo porta all’interno del proprio programma elettorale per #DAMATO2018.
Pulsano 23 dicembre 2017