Seicentomila euro (200mila euro all’anno per i prossimi tre anni) per il progetto di mappatura e cartografia degli ipogei e delle caverne presenti sul territorio pugliese nonché altri 300mila euro per le aziende agricole tarantine che operano nelle isole amministrative del Comune di Taranto e che sono state escluse dal Psr, il Piano di sviluppo rurale. Sono il frutto di altrettanti emendamenti (quello in favore delle aziende agricole è stato proposto insieme ai consiglieri Donato Pentassuglia e Giuseppe Turco) presentati dal consigliere regionale Gianni Liviano e approvati in via definitiva dall’Aula del consiglio regionale riunita per licenziare il bilancio di previsione 2018.
“La Puglia, ed in particolare alcuni suoi territori, con Taranto sopra tutti, – spiega Liviano – è caratterizzata dalla presenza di numerose strutture ipogeiche che ormai da diversi anni stanno rappresentando una meta irrinunciabile per i nuovi flussi di turismo culturale nonché per gli appassionati di archeologia. Un immenso patrimonio, storico e culturale che costituisce, per la sua varietà e le molteplici funzioni che nel corso dei secoli e millenni si sono stratificate, una unicità che deve spingere sempre più a porre in essere tutte le misure necessarie per la sua piena conoscenza, valorizzazione, fruizione e salvaguardia. Nel centro storico di Taranto vanno emergendo da qualche tempo una miriade di cavità sotterranee disseminate sotto tutti i palazzi nobiliari, conventi, chiese. Gran parte di tali cavità fanno parte di un contesto stratigrafico risalente al periodo greco, spesso aree di cava risalenti a questo periodo storico. Un primo censimento, condotto da associazioni culturali operanti sul territorio, – fa presente Liviano – consente di affermare che la presenza degli ipogei può essere riassunta attorno ad alcune categorie che si intersecano e si sovrappongono cronologicamente e funzionalmente. In molti casi si tratterebbe di cave per l’estrazione del materiale da costruzione dall’arcaismo all’età moderna, in altri di cavità funzionali alla vita domestica: pozzi e cisterne medievali e di età moderna”.
E per contribuire ad una mappatura e ad un censimento più aggiornato, “ho voluto presentare questo emendamento dal momento che, di fronte ad un immenso patrimonio, storico e culturale per la sua varietà e le molteplici funzioni che nel corso dei secoli e millenni si sono stratificate, diventa prioritario, a mio avviso, porre in essere tutte le misure necessarie per la sua piena conoscenza, valorizzazione, fruizione e salvaguardia”. Il Consiglio regionale, infine, ha approvato l’emendamento presentato sempre dal consigliere Liviano che destina 500mila euro in favore del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo.
“Non posso che ritenermi soddisfatto. Grazie agli emendamenti approvati (alcuni dei quali presentati insieme ad altri consiglieri regionali) – conclude Liviano – ho portato sul territorio circa tre milioni di euro., metà dei quali riguardano provvedimenti in favore dell’area ionica. Di particolare spessore, a mio avviso, sono quelli, già illustrati nei giorni scorsi, che hanno riguardato la Filiera formativa della nautica, che va ad innestarsi nel progetto più ampio di ampliamento dell’offerta formativa e che punta a trasformare, con la valorizzazione della Blue economy, Taranto da città sul mare a città di mare. Filiera che vedrà insieme, in unico contenitore, istituto Archimede (Trasporto e Logistica), Politecnico di Bari (master di I livello di Design nautico) e Università di Bari (corso di Scienze del mare). Così come aver previsto una dotazione triennale per gli istituti musicali pareggiati e Conservatori porta risorse anche per l’istituto musicale Paisiello, permettendo allo stesso di irrobustire la sua presenza sul territorio, che andranno a sommarsi ai fondi stanziati dal ministero dell’Istruzione nell’ambito della statalizzazione del nostro prestigioso liceo musicale”.