“ la posizione del ministro Calenda non è degna di un ministro della Repubblica italiana“ così Francesco Rizzo coordinatore provinciale dell’USB Taranto commenta l’incontro che si è tenuto ieri al mese sulla questione Ilva. “L’incontro è stato interessante, ci sono state molte aperture. L’unica nota negativa sono state le dichiarazioni del Ministro Calenda, che vogliamo ricordare è lo stesso che ha gestito la catastrofica questione Piombino e che sta vedendo saltare anche la questione Alitalia. Qui a Taranto il problema è legato alla salute e ci risulta veramente inadeguato l’atteggiamento di voler aizzare i lavoratori contro le amministrazioni locali. Dire che ilva il 9 gennaio chiuderà se non si ritira il ricorso al Tar suona come una vera e propria minaccia”. Pertanto la partita è molto importante perché non si tratta solo di salvare i lavoratori, si tratta soprattutto di salvare l’intera città da un disastro ambientale ormai conosciuto. “Noi come USB continuiamo a sostenere le posizioni del presidente della regione e del sindaco di Taranto-continua Rizzo -, notiamo con dispiacere che nonostante la netta maggioranza dei lavoratori in Ilva abbia una posizione chiara sulla questione, che non è certo quella di Calenda così come emerso dalle ultime assemblee, una certa stampa filo-governativa continua ad oscura e a snobbare la posizione USB e quella dei dipendenti Ilva, in favore di chi ha posizioni che non guardano alla salute come l’obiettivo primario. Per tutelare la nostra città e il diritto alla salute , non escludiamo la possibilità di organizzare una manifestazione cittadina che sostenga l’operato di chi continua a chiedere coinvolgimento e rispetto per i cittadini e i lavoratori di Taranto”.