L’Espresso ha pubblicato nei giorni scorsi un sito dove fare una ricerca per comune di quanti soldi si sono spesi l’anno scorso alle slot machine e Pulsano risulta aver speso ben 2,25 milioni di euro per 54 macchinette nel paese, mentre Taranto 105 milioni. Leggendo i dati sono rimasto inizialmente sorpreso “Ma come si fa?” pensavo.. ”Da dove escono tutti questi soldi? Ricchezza o povertà? Come politico ho, così, approfondito la mia ricerca. I dati economiciparlano chiaro … purtroppo … più povertà che ricchezza. Cinquantaquattro macchinette in paese, in verità, a pensarci sono persino poche. Eppure c’è gente che butta via il denaro nella speranza di una vita migliore o per rifugiarsi in un mondo diverso, dove sfuggire alla noia di una realtà con pochi sbocchi. Si perché a Pulsano la crisi economica si fa sentire, come altrove, e ci si arrampica alla speranza di una vincita. L’impresa del gioco d’azzardo, in fondo, è fra le pochissime aziende del nostro Paese a non subire gli effetti della crisi economica a differenza dei suoi giocatori che si dissanguano. Ciò che è grave è che il gioco è diventato una forma di intrattenimento, purtroppo, per molti giovani che hanno perso la speranza di un lavoro e che sono speranzosi di una vita migliore, di un sogno… La botta di fortuna come soluzione per risolvere i problemi di una vita. A questi giovani, a queste persone desiderose di una vita migliore rivolgo il mio pensiero per il Natale prossimo, come amministratore di questa città: lottiamo tutti insieme per una Pulsano migliore. Mai arrendersi.