Inquietanti i dati sulla diffusione del gioco d’azzardo. Si approvi presto la nostra pdl sul contrasto alla ludopatia
Destano profonda inquietudine i dati diffusi in queste ore dal sito del Gruppo Editoriale “L’Espresso”, relativi all’enorme giro di affari del gioco d’azzardo per video-lottery e slot-machine nel nostro Paese. Si tratta di elaborazioni su informazioni ufficiali rese dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato che segnalano come anche nella nostra regione, dalle città capoluogo sino ai comuni più piccoli, ci sia una vera e propria emergenza legata a questo allarmante fenomeno. Si pensi, solo per dare qualche numero, che nella sola città di Bari, nel 2016 (anno cui si riferiscono gli ultimi dati disponibili) sono stati spesi in giocate a questi infernali apparecchi 257,46 milioni di euro, a Taranto 105,37 milioni di euro, a Lecce 127,09 milioni di euro, a Foggia 62, 30 milioni di euro e a Brindisi 56,88 milioni di euro.
Questi numeri spaventosi dimostrano come il fenomeno del gioco d’azzardo, e la diffusione crescente delle ludopatie, stia diventando una vera e propria emergenza sociale che colpisce spesso le fasce più deboli e più fragili della popolazione che, così, rischiano di entrare in un tunnel di disperazione che coinvolge drammaticamente anche i rispettivi nuclei familiari.
A fronte di tutto questo si registra, da un lato, il cinismo del Governo centrale che non disincentiva affatto l’utilizzo di questi apparecchi dal momento che lucra, attraverso il Monopolio, su queste giocate, visto che le entrate dal gioco d’azzardo rappresentano una parte importante del bilancio dello Stato, e, dall’altro, l’immobilismo degli enti locali che fanno ancora troppo poco per contrastare questo fenomeno, dimostrandosi ancora troppo timidi nel mettere in campo strumenti volti a scoraggiare quegli esercenti commerciali che ospitano questi apparecchi.
In questo quadro, con una proposta di legge presentata dal sottoscritto assieme ai colleghi del gruppo “Noi a Sinistra per la Puglia”,Enzo Colonna, Domenico Santorsola e Sebastiano Leo, abbiamo previsto l’introduzione di strumenti innovativi volti a disincentivare la diffusione di questi giochi e a limitare fortemente la pubblicità che rappresenta un vero e proprio “specchietto per le allodole” per i tanti, anche giovanissimi, che si lasciano irretire dalla prospettiva di facili guadagni, salvo poi entrare nel tunnel della ludopatia che incide sempre di più anche sul bilancio del servizio sanitario regionale.
Ci auguriamo che con la rapida approvazione della nostra proposta di legge, già licenziata dalla Commissione competente, si possa invertire questa tendenza, con il supporto di tutti i soggetti (comuni, associazioni, scuole) che intenderanno dare una mano.