I coordinamenti provinciale e cittadino del Movimento IDEA Popolo e libertà solidarizzano con le imprese e i lavoratori delle ditte dell’appalto Ilva che da tempo chiedono che i lavori eseguiti e non ancora pagati dall’amministrazione straordinaria dell’azienda siderurgica siano finalmente saldati. Nella complessa vicenda Ilva l’indotto sembra l’anello debole, il più trascurato e sottovalutato. E invece si tratta di crediti per decine di milioni di euro che , se accreditati, darebbero tranquillità e nuovo slancio a un sistema industriale eterogeneo che spazia dalle ditte di manutenzione a quelle dell’autotrasporto. La città non può subire questo ulteriore danno economico e bene ha fatto Confindustria Taranto a tenere vivo l’interesse su questa grave situazione, interpellando a più riprese la gestione commissariale e il Governo stesso. E’ imprescindibile, secondo il Movimento IDEA, accogliere le proposte confindustriali, riguardanti il pagamento del pregresso (ben 150 milioni di euro) e quello puntuale del corrente, l’annullamento e/o la modifica della clausola di rescissione unilaterale così come proposta e la certezza del coinvolgimento delle imprese locali nella nuova Ilva. Le imprese dell’indotto hanno lavorato e i loro crediti non possono essere ignorati, né tantomeno non onorati. Per la sopravvivenza stessa delle aziende e per restituire serenità ai lavoratori che, in questo particolare periodo dell’anno, rischiano concretamente di non poter percepire la tredicesima mensilità.