Sull’istituenda ZES tarantina il Civico Ente precisa che il gruppo di studio già allestito a livello regionale ha da settimane avviato la redazione di una bozza del Piano Strategico previsto dal Dpcm in materia, e grazie all’opera puntuale della Direzione Urbanistica ha iniziato a perimetrare le aree nel quadro della attuale disponibilità indicata dal Governo, per altro coinvolgendo alcuni dei comuni dell’Area Vasta tarantina ed altri organismi, come l’ASI.
Si attende ancora, invece, un eventuale utile contributo dagli enti lucani, nella ipotesi di una zona interregionale.
Ci risulta inoltre che i membri dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, che sta egregiamente coordinando il gruppo di lavoro ed alla quale lo stesso Dpcm destina la futura governance della ZES tarantina, siano stati in questi giorni in visita conoscitiva ad omologhe zone economiche polacche, per meglio articolare gli obiettivi del Piano Strategico in via di redazione.
Una volta tanto bisognerebbe mettere da parte il disfattismo e riconoscere che enti ed operatori tarantini stanno agendo rapidamente ed efficacemente nel verso del Dpcm, finanche in largo anticipo rispetto a quanto sta avvenendo in altre realtà destinatarie dello strumento ZES.
Infine, rispetto alla coerenza del Piano Strategico al Dpcm, si desidera sottolineare che tra gli elementi necessari alla selezione delle aree da includersi nella zona tarantina rilevano il nesso funzionale e dimostrabile con il nostro porto, nonché la prontezza di infrastrutture e progetti commerciali di internazionalizzazione, presupposti che di per se escludono gran parte delle aree di cui oggi si discute nei citati contesti informali o non promossi dal Comune di Taranto.