“Perché l’Asl di Taranto non ha ancora provveduto ad avviare le procedure per la stabilizzazione dei precari?”
È la domanda che l’on. Ludovico Vico pone al direttore generale dell’Asl ionica a pochi giorni dal 1°gennaio 2018, prima data utile per partire con le stabilizzazioni. Il comma 1 dell’art.20 del dlgs 75/2017, così detto “legge Madia”, infatti, consente la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari che hanno svolto 36 mesi di servizio non continuativo negli ultimi 8 anni alla data del 31/12/2017. La circolare Madia del 23 novembre 2017 ha disposto la possibilità di stabilizzare, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, previa ricognizione del personale avente diritto alla stabilizzazione. La necessità di stabilizzazione immediata del personale precario nasce dalla necessità di rispondere alla procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea e dagli accordi presi con le Istituzioni comunitarie per porre fine al precariato.
“L’Asl di Taranto – dice il deputato ionico – ha già adoperato la ricognizione e quindi potrebbe già procedere alla stipula dei contratti con decorrenza della stabilizzazione dal 1° gennaio 2018. Parliamo di un numero di lavoratori che oscilla fra i 200 e i 250, fra infermieri, tecnici, personale del registro tumori, ecc. Il direttore generale dell’Asl di Taranto, in autonomia, senza dover attendere un parere favorevole o un nulla osta da parte della Regione Puglia, potrebbe provvedere ad intraprendere l’iter per stabilizzare i precari già a partire dal 1° gennaio 2018”.
“Ad oggi, però – continua l’on. Vico -, l’Asl di Taranto, non ha ancora provveduto ad avviare le procedure per la stabilizzazione. Chiediamo allora al dr Stefano Rossi: perché? Cosa si sta aspettando? La mancata adozione fino ad oggi di questo provvedimento da parte dell’Asl ionica, sembra fare il paio con la lentezza con cui la stessa viene amministrata. Il tutto a discapito della tutela dei lavoratori e della salute dei cittadini”.
Taranto, 13 dicembre 2017