Inaugurata questa mattina, dopo i lavori di restauro, la struttura dell’ex Ospedale Vecchio nel cuore di Taranto. Sarà adibita ai servizi del Centro Salute Mentale del Polo centrale, del Servizio di Psicologia Clinica, del Servizio dei disturbi del comportamento alimentare, della Neuropsichiatria infantile oltre a due Centri Diurni.
Non ho mai risparmiato critiche a casi di inefficienza e di mala sanità ma ho anche giustamente evidenziato e messo in luce iniziative virtuose come queste.
Oltre 4,2 milioni di € ben spesi e utili per la natura dei servizi che ospiterà ma anche per il restauro di pregio che è stato fatto ad un immobile risalente alla fine del 1300.
Faccio i miei complimenti al Direttore Generale, Stefano Rossi, alla dirigente del Dipartimento della Salute mentale, dottoressa Maria Nacci, al progettista dell’opera e direttore dei lavori, l’architetto Emidio Chianura, e a tutti coloro che hanno contribuito, in questi lunghi anni, con il loro lavoro, a rendere gradevole ed efficiente un posto certamente non sempre felice per chi lo vive per motivi di salute. È stato bello vedere l’integrazione tra scuole, operatori e utenti, in spazi ampi, pieni di luce e confortevoli.
Un’ opera attesa dagli utenti e dai loro familiari e dagli operatori sanitari sin dal finanziamento del I lotto, da fondi ministeriali cosiddetti sisata (ta sta per Taranto) risalente all’anno 2006/2007 e poi per € 1.800.000 ca. per il Finanziamento del II lotto derivanti da fondi FESR 2010 per € 2.400.000 ca, opera fortemente voluta, sin dal lontano 2006 dal già presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Appaiono, a tal proposito, ancora una volta fuori luogo le sterili e stucchevoli polemiche del presidente Michele Emiliano, alla spasmodica ricerca di protagonismo, che stamane a Taranto ha affermato che si stanno colmando i ritardi del passato, quasi a volersi intestare la paternità dell’opera.
Comunque, a prescindere dalle forzature politiche, una pagina di buona sanità.
Mino Borraccino