E’ il congresso del dopo elezioni amministrative quello celebratosi la settimana scorsa a Taranto per il Partito Socialista Italiano. Ed è il congresso che vede la forza riformista interrogarsi su temi più scottanti e di attualità della storia del paese e della provincia di Taranto.
Il tema ILVA in testa, ma anche i dati poco lusinghieri delle graduatorie nazionali circa la qualità della vita, il tasso di povertà, le città smart, l’offerta culturale, o la gestione del ciclo dei rifiuti.
Siamo in posizioni bassissime in quasi tutte queste classifiche – spiega il segretario provinciale del PSI, Salvatore Mattia – e ognuno di questi fattori incide negativamente sulla aspettativa di futuro di questa provincia. Per questo l’imperativo è disinnescare la bomba ad orologeria del massacro sociale per provare a ricreare condizioni di agibilità sociale, economica e politica per il nostro territorio.
Agibilità che per i socialisti passa inevitabilmente sulla pratica necessaria del “serrare i ranghi”.
Lo stiamo facendo a livello nazionale e lo abbiamo fatto anche nell’ultima campagna per le amministrative tarantine – spiega Mattia – e siamo convinti che la teoria del “nemico” non faccia bene a questa terra, specie quando dovrebbe ritrovarsi compatta di fronte alla sfida più importante per l’economia, l’occupazione e lo sviluppo eco-sostenibile di Taranto e del suo hinterland.
Il PSI dunque non rinuncia al suo ruolo di “pontiere” e spinge sui temi caratterizzando con il ruolo di mediatore.
Abbiamo una controparte – dice ancora il segretario del PSI di Taranto – e non è l’istituzione locale, regionale o il Governo, ma è Arcelor Mittal che in questo marasma di posizione rischia di portare a casa il miglior risultato possibile marginalizzando la discussione che riguarda non solo la valutazione ambientale ma anche quella sanitaria che questa provincia vive da tempo.
Insomma l’unità a sinistra per il PSI sembra indispensabile.
Se radicalizzeremo queste posizioni sarà la vittoria del populismo più becero, mentre noi abbiamo bisogno di non perdere mai di vista il miglior risultato possibile, restituendo ruolo e dignità alla politica con la P maiuscola. Non più assente o peggio ancora consenziente – dice Mattia.
L’appello dunque è alla condivisione che il segretario regionale del PSI rimarca con decisione.
Stiamo proseguendo nel nostro calendario di appuntamenti laici, progressisti e riformisti insieme a Campo Progressista – ha detto Donato Pellegrino, segretario regionale del PSI – e quella comunione di intenti insieme all’alleanza con tutte le forze di sinistra e centro sinistra è l’unica via possibile.
Nel corso del Congresso sono stati rinnovati gli organismi di partito. Alla guida nel ruolo di segretario provinciale è stato proclamato Salvatore Mattia, già coordinatore provinciale, vice è stato eletto Tommaso Danza. Segretario cittadino è stato eletto Paolo Castronovi e sua vice Mirella Pedullà. Presidente dell’Assemblea provinciale e cittadina sono stati nominati Gianfranco Pedullà e Cisberto Zaccheo. Coordinatrice provinciale per le donne del PSI è Maria Pia Distefano. Componenti degli organismi provinciali sono anche le consigliere comunali Patrizia Mignolo (Taranto) e Lucia Traetta (Fragagnano).