In data 28 novembre 2008 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, un disegno di legge recante disposizioni in materia di musica popolare e amatoriale;
successivamente il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, con proprio decreto del 4 Marzo 2010, ha istituito il Tavolo Nazionale per la promozione della Musica Popolare e Amatoriale, riconoscendo di fatto che questi gruppi quali espressione culturale contribuendo a rafforzare il legame con il proprio territorio e alla riscoperta e conservazione dei valori tradizionali attraverso il linguaggio universale della musica, che è tra l’altro un forte strumento di aggregazione, comunicazione e socializzazione.
Viste:
le Deliberazioni nn. 05 e 06, entrambe datate il 24 febbraio 2011, con le quale il Consiglio Comunale conferiva all’Associazione Musicale “G. Paisiello” Città di Taranto e all’Associazione Musicale “Grande Orchestra di Fiati di Santa Cecilia Città di Taranto” il riconoscimento di Gruppo Popolare e Amatoriale di Interesse Comunale riconoscendo nell’opera delle due Bande Cittadine un importante attività che porta lustro alla città di Taranto;
Considerato che:
tali Associazioni musicali di impostazione bandistica operano sul territorio comunale senza scopo di lucro, promuovendo una meritoria attività musicale ed, in particolare, favorendo e valorizzando la cultura bandistica tarantina, la conservazione e la continuità delle tradizioni musicali popolari del territorio; accompagnando i momenti più importanti e significativi della vita cittadina e di quelli legati alla cultura popolare, specie durante il periodo pasquale accompagnando con le marce funebri i Riti della Settimana Santa e nel periodo delle festività natalizio rievocano la tradizione delle pastorali tarentine, ottenendo il più ampio apprezzamento della popolazione locale;
le due Bande Cittadine sono portatrici di una raffinata ed originale cultura musicale che ben rappresenta la illustre ed antica tradizione musicale tarantina e pugliese (Paisiello, Costa, Bastìa, Colucci, Lacerenza, Rizzola, De Benedictis, Milella etc. ) che operando con continuità e successo sul territorio ionico da più di un secolo, (la banda “Paisiello” è operante sin dalla metà dell’800 e la “S. Cecilia” dal 1946),rappresentano un patrimonio di unicità che valorizza i talenti musicali locali e tramite le loro attività concorrono alla promozione e alla diffusione della cultura musicale attraverso un vasto repertorio comprendente musica originale, classica, operistica, sinfonica e di tradizione ionica, che annualmente coinvolgono più fasce di popolazione;
Considerato inoltre:
che grazie alle attività delle Bande Cittadine, sempre menzionate dalla stampa e dalle TV locali e nazionali, viene valorizzato il nome della città stessa attraverso la loro presenza a molte manifestazioni di carattere culturale e musicale anche al di fuori del territorio ionico;
che i componenti delle Bande Cittadine sono per la maggior parte giovani diplomati o laureati di istituti e conservatori musicali e che nelle bande iniziano l’esperienza del suonare insieme maturando quell’esperienza didattica e formativa necessaria all’avviamento di una carriera musicale futura;
che nella città di Taranto ci sono diversi periodi dell’anno in cui la musica delle bande cittadine è attesa da tutta la popolazione, come il Natale la Pasqua e la Commemorazione dei Defunti;
per quanto su esposto:
il Consiglio Comunale, ritenendo di dover promuovere e valorizzare la cultura musicale nelle sue varie articolazioni in favore della città e nel contempo di obbligarsi a favorire la continuazione della tradizione stessa oltre a valorizzare il territorio tarantino e le sue eccellenze
dà mandato
al Sindaco e/o suo delegato e alla giunta di stipulare specifici rapporti convenzionali con le formazioni bandistiche in parola per programmare dettagliatamente la disponibilità e l’esibizione bandistiche in concomitanza dei luoghi (non tralasciando nell’ itinerario dei giri del periodo natalizio i pressi degli ospedali cittadini e del carcere giudiziario) e nei tempi della tradizione e specificatamente prevedere almeno n. 10 servizi bandistici durante tutto l’arco dell’anno solare, ossia n. 5 interventi ad associazione menzionata, più un intervento in occasione di particolari eventi o manifestazioni organizzati dall’amministrazione.