“Il sindaco di Taranto e l’amministrazione da lui guidata intendono recuperare e valorizzare Torre d’Ayala? Bene, non posso che rallegrarmi per la notizia che va nell’ottica della riqualificazione della città, obiettivo che tutti dobbiamo tenere presente e al quale dobbiamo ambire”.
Senza giri di parole e andando al nocciolo della questione, Gianni Liviano, consigliere regionale espressione del territorio ionico, commenta positivamente l’anticipazione fatta dal sindaco Rinaldo Melucci intervenendo a Bari, quale relatore, alla conferenza sul tema “Rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico: nuove opportunità di sviluppo ed esperienze a confronto”.
E, proprio sulla scorta di quanto annunciato dal sindaco Melucci, il consigliere regionale tarantino ricorda al primo cittadino che su Torre d’Ayala si sono sviluppati due progetti, nati quando lo stesso Liviano ha rivestito l’incarico di assessore regionale all’Industria turistica e culturale: la realizzazione di una sala di riprese cinematografiche subacquee e la possibilità che il sito accogliesse l’intera filiera della nautica.
“Per quanto riguarda la sala di riprese cinematografiche subacquee – fa presente Liviano -, è in fase di ultimazione uno studio di fattibilità avviato, l’anno scorso, in collaborazione con Apulia Film Commission, che sta incrociando varie esperienze simili per mettere in piedi un progetto credibile sulla sua realizzabilità e sostenibile nel futuro”.
L’idea era quella di predisporre, successivamente, un bando internazionale, in modo che soggetti abituati a fare teatri di posa possano anche gestire la struttura, e avere a disposizione un masterplan con l’individuazione dei costi dell’intera operazione. Una progettualità che preveda, anche l’utilizzo di fondi europei dedicati all’industralità.
La realizzazione della sala di riprese cinematografiche subacquee ben si inquadra nella mission di Apulia Film Commission che, in dieci anni di attività e di progettazione, ha realizzato un impatto sul territorio pugliese di 100 milioni di euro diventando un punto di riferimento importante.
“La realizzazione di una sala di riprese cinematografiche subacquee – sottolinea Liviano – si inquadra in questo obiettivo facendo di Taranto e della Puglia l’unico avamposto in Italia se si pensa che una struttura simile è presente solo nella vicina isola di Malta. La nostra idea era quella di strutturare un servizio soprattutto alle grandi produzioni internazionali, per cui diventa necessario che Taranto sia in grado di offrire anche strutture ricettive all’altezza. Questo vuol dire dare impulso ad un indotto più allargato, a sistemi di mobilità che permettano spostamenti veloci. Proprio con l’Agenzia del demanio e con il direttore del dipartimento Turismo e cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, ho avuto, in passato, numerosi incontri tesi all’individuazione di un potenziale contenitore, individuato, successivamente, proprio in Torre d’Ayala. Questo progetto, e i temi ad esso collegati, – prosegue il consigliere regionale – ben si inserisce nella intelaiatura della costruenda legge per Taranto. Gli elementi connaturati all’idea del mare sono quelli che dovranno scandire il futuro di questa nostra comunità”.
Tema al quale ben si ricollega il progetto della Filiera formativa della nautica che vorrebbe unificare in un’unica struttura i laboratori (Open Space, laboratorio di simulazione navale, laboratorio planetario, laboratorio monitoraggio marino, laboratorio impianto pilota di biologia marina, laboratorio di educazione marinara, di far lab, di tappezzeria nautica per la realizzazione dei quali un’unica rete di soggetti locali, con capofila la scuola Archimede, ha ottenuto un finanziamento di 750mila euro) con l’indirizzo di Trasporti e Logistica, già da tempo attivo nell’Istituto Archimede di Taranto, la facoltà di Scienze del Mare fino ad un Master di I livello sul Disegno nautico che il Politecnico di Bari é pronto ad attivare”.
Si tratta, insomma, di due progetti, che “andrebbero messi a sistema, e valorizzati a livello di marketing, che mi permetto di sottoporre all’attenzione del sindaco Melucci. Riuscire a realizzarli – aggiunge Liviano – avrebbe un significato nell’immaginario collettivo innanzitutto di recupero di fiducia da parte della comunità e, sicuramente, di bellezza e di utilità della proposta”.
L’obiettivo, insomma, conclude il consigliere regionale tarantino rinnovando l’invito al primo cittadino ad un confronto sui due progetti, è quello di pensare “alla Taranto del futuro e di essere su Taranto rivoluzionari, di innescare strumenti di marketing creativo, di pensare ad una vera e propria economia del mare”.