Ieri, Domenica 12 Novembre è stato riaperto a Pulsano il museo della Civiltà Contadina nella nuova location al primo piano del Castello De Falconibus in una veste del tutto rinnovata.
Il museo raccoglie oggetti di varie epoche della tradizione contadina pulsanese con spazio dedicato alla olivicoltura, viticoltura ed alla coltivazione del grano.
I reperti sono stati etichettati nel dialetto locale da parte dei volontari archeologi che hanno provveduto alla loro organizzazione per rievocare la memoria storica dell’identità agricola pulsanese.
Fra i presenti, il Consigliere indipendente Angelo Di lena ha voluto esprimere un suo pensiero: “La riapertura del museo è un momento importante per il paese per il fine storico e sociale che esso ha per residenti e turisti e, soprattutto, per i giovani delle scuole primarie e secondarie che possono apprezzare la tradizione, la cultura e la radici del nostro paese. Gli antichi mestieri sono stati descritti attraverso gli attrezzi e gli utensili propri del lavoro dei campi, dell’allevamento, della pesca, dell’arte del ricamo e del cucito. L’Associazione Proloco si è attivata per promuovere le visite guidate che accompagneranno gli alunni delle nostre scuole, Giannone e Alberghiero, ma anche i gruppi di anziani ed i giovani impegnati nei servizi turistici ed alberghieri e questa è una ottima iniziativa. Glistessi alunni dell’istituto Mediterraneo Alberghiero di Pulsano, in occasione dell’inaugurazione del museo, hanno curato la degustazione di piatti tipici locali della tradizione pulsanese: le pettole, il vin cotto, il pasticciotto pugliese, le orecchiette con le cime di rape.
Non posso che essere soddisfatto della riapertura di questo contenitore che valorizza il nostro paese, proprio come io ho sempre sostenuto in questi anni di politica. La cultura contadina è una parte fondamentale della nostra storia e questi reperti nel museo testimoniano la vita dei nostri avi, il nostro passato che rappresenta il punto di partenza per la costruzione di un futuro migliore”.