Dopo la debacle di Conversano il Grottaglie ha subito l’occasione per riscattarsi. L’opportunità è fornita dal derby di Coppa Puglia contro l’avversario di sempre, il Manduria. In campionato, alla quarta giornata, i messapici riuscirono a ribaltare il pronostico infliggendo la prima sconfitta stagionale ai biancoazzurri, pertanto il derby di giovedì, in Coppa, potrebbe avere il doppio gusto: riscattare Conversano e vendicare la sconfitta in campionato. Squadra chiusa a riccio, silenziosa e laboriosa, tutti con la mente alla gara infrasettimanale divenuta importante da un punto di vista tecnico-statistico oltre che per il campanilismo. I sedicesimi di finale come ben sappiamo sono articolati su 180 minuti e vige il regolamento UEFA, ovvero: a parità di risultato i goal segnati in trasferta valgono doppio. Ci si aspetta dagli uomini di Marinelli, ancora squalificato, una prova coraggiosa e allo stesso tempo intelligente, dove è necessario vincere ma soprattutto evitare di subire reti. Poche alternative per i biancoazzurri che con l’assenza di Carbone, per squalifica, sommate a quelle per infortunio saranno costretti a limitare il turn-over e schierare la stessa formazione di domenica scorsa e comunque già vista nelle precedenti partite. Domani è dura ma lo sarà ogni partita che si andrà ad affrontare sia in Coppa che in campionato, gli obiettivi sono due e si devono perseguire, senza se e senza ma, l’Ars et Labor ha la storia dalla sua ed è un valore aggiunto. Arbitrerà, nemmeno a volerlo, il sig. Destino della sezione di Brindisi. Questa la lunga dichiarazione del DS Ligorio, parole decise e incisive: “Siamo coscienti che dobbiamo riconquistare la fiducia persa con la spregiudicata gara di domenica a Conversano. Domani abbiamo il Manduria in Coppa, una gara che ritengo importantissima ma non fondamentale. Il dopo Conversano ha messo in evidenza alcuni limiti caratteriali e di mentalità di questa squadra. Stiamo approfondendo con lo staff tecnico le problematiche riscontrate, ieri c’è stato un confronto con la squadra oltre che uno studio video, tecnico/tattico, della partita di domenica, sappiamo da dove ripartire. Insisto sul fatto che la rosa è di quelle importanti, chiedo ai tifosi la giusta pazienza e soprattutto fiducia. L’operato della società è sotto gli occhi di chiunque, tutti noi ci stiamo impegnando perché le cose vadano meglio possibile e in un unico senso. Dopo la sconfitta di Conversano, in molti casi, ho sentito e soprattutto letto cose anche cattive nei confronti di un gruppo di persone, la società, che sta lavorando per portare avanti il nome dell’Ars et Labor. Tranne che per qualcuno ho visto poca critica costruttiva, addirittura hanno aperto bocca personaggi che non hanno nulla da spartire con la società, eppure si sono permessi di metterci lo zampino forse perché stimolati dalla marea di critiche e cattiverie. Paradossalmente sarei stato più contento se la piazza si fosse scagliata contro di me in qualità di DS o del tecnico o dei giocatori stessi anziché fare di tutta l’erba un fascio. Vorrei sottolineare che le critiche, in alcuni casi gratuite, alimentano i pensieri di chi non vuole il bene della società ma che è sempre pronto a dire la sua in modo improprio solo per il gusto di farlo, picconando ciò che invece altre persone stanno cercando di ricostruire ed evidenzio ricostruire, ovvero ciò che altri hanno diroccato e reso macerie. Ho sentito di paragoni con la precedente dirigenza, sinceramente non voglio nemmeno immaginarlo, quello che stiamo facendo è per l’Ars et Labor Gorttaglie e non per interessi personali. Tutto questo va a nutrire quella apatia per la quale non si riesce a sensibilizzare il mondo imprenditoriale cittadino che potrebbe dare un aiuto al progetto che stiamo cercando di sviluppare e far crescere. Mi auguro che domani il supporto dei nostri tifosi non manchi, ribadisco è una partita importantissima ma non fondamentale e qualora non dovessero arrivare risultati positivi a breve termine, sarà sicuramente il sottoscritto a metterci la faccia per primo, come sempre, attuando tutte le soluzioni possibili per riportare serenità. Infine vorrei evidenziare un concetto dal quale non si può prescindere perché ci sia una crescita o l’evoluzione di un progetto, un concetto applicabile all’interno dell’organizzazione societaria tra staff tecnico e dirigenziale ma anche all’esterno: chi non ci crede resti a casa.”