In questa fase di costruzione ci rivolgiamo a coloro i quali intendono riprendere un percorso politico a “Sinistra” con alla base i valori propri della stessa. Valori oggi purtroppo dimenticati e addirittura sostituiti da principi di neo liberismo che offendono la dignità del lavoro e dei lavoratori.
Le politiche del PD in campo industriale, sociale, scolastico, della ricerca, sanitario e del Welfare evidenziano un allontanamento sostanziale di questo partito di governo, negli ultimi cinque anni, dal mondo del lavoro e dalle istanze sociali, dai bisogni e dalle urgenze delle disuguaglianze sempre più accentuate.
L’On. Massimo D’Alema, una delle espressioni più alte della sinistra italiana, nel suo intervento a Taranto sulle dolorose vicende Ilva ha messo in evidenza che i problemi dell’industria tarantina sono la cartina di tornasole delle incapacità del governo a guida PD di affrontare le spinose questioni sul tappeto che riguardano le crisi industriali e di conseguenza i lavoratori e la tutela del loro lavoro.
Ecco il problema dei problemi: il lavoro e le crescenti disuguaglianze.
Art. 1 MDP richiamando il principio cardine della nostra Costituzione ribadisce che il lavoro è dignità, dà dignità. Senza lavoro non si intravede il futuro. Accanto al lavoro sono punti ineludibili per una società che voglia ritenersi “civile” sia la salute che la sanità.
Ed è sulla salute che Art. 1 MDP impegna le proprie energie per riprendere il discorso sulla sanità pubblica che oggi è seriamente compromessa dalle politiche restrittive di governo.
La scuola dopo il fallimento della “buona scuola” è l’altra grande sfida del XXI secolo. Con l’istruzione qualitativamente funzionante e garantita a tutti si può rimettere in moto quell’ascensore sociale, oggi bloccato, che favorisce la riproposizione di strati sociali posizionati sulle caste.
Questi aspetti, e tanti altri ad essi legati ( giustizia, diritti, stato sociale ecc.), richiamano i principi sui quali la Sinistra da sempre ha fatto leva per costruire giorno dopo giorno una società più giusta. Oggi questi valori, come dicevamo, sono messi da parte in nome di un presunto efficientismo e di una sbandierata meritocrazia (che nasconde la tutela dei privilegi e dei privilegiati) che fa arretrare la civiltà faticosamente guadagnata in un secolo Novecento “breve” o “lungo” che dir si voglia, ma che comunque ha prodotto tanto e bene per le classi sociali più bisognose di tutela sociale.
Ecco i motivi principali che hanno spinto un gruppo di persone libere ad approdare al movimento Art.1 MDP nato dalla fuoriuscita di eminenti esponenti della Sinistra che non si riconoscono più nelle politiche di un PD sempre più spostato su posizioni di centro-destra più che di centro-sinistra.
Queste persone riconoscono in Art.1 MDP quel movimento che assieme ad altri, vedi Sinistra italiana e Possibile, può rimettere in moto un processo progressista per la società italiana.
Ma queste persone ritengono che Art. 1 MDP possa essere anche il movimento che dà una scossa alla città di Taranto la quale, di tutte le problematiche suddette, è emblema assoluto.
A Taranto il lavoro, la salute, il welfare, la scuola, la giustizia sociale trovano terreno insidioso e pericoloso. Taranto, terza città del mezzogiorno, è quella realtà che vive una crisi profonda a seguito del ben note vicende Ilva e non solo. Tutte le contraddizioni di una fallimentare politica meridionalistica degli ultimi 50/60 anni a Taranto trovano una eccezionale cassa di risonanza. Taranto necessita di una classe politica nuova, illuminata, di Sinistra, con principi di uguaglianza e di pari opportunità. Il Pd tarantino non può essere la guida di cui si ha bisogno. E’ troppo corroso e impegnato nelle squallide beghe interne, puramente di potere, per interessarsi alla città di Taranto. Il comitato promotore di Art.1 MDP tarantino intende sollecitare le coscienze della città ionica ad impegnarsi, a lottare per una Taranto che riesca proiettarsi nel futuro anche con logiche di sviluppo altre, diverse rispetto alle grande industria.
Taranto necessita di una classe politica coraggiosa, intelligente, matura e responsabile che sappia interpretare le urgenze dei concittadini, che elimini la paura che pervade la città a seguito delle crisi non risolte della grande industria.
Taranto vuole l’industria, ma la vuole non nociva per la salute; Taranto vuole la cultura, quella vera costruita sulle conoscenze e la ricerca; Taranto vuole un welfare cittadino che non dispensi prebende, ma che sappia veramente dare a chi ne ha bisogno; Taranto necessita di politiche di sviluppo serie e di lunga durata; Taranto deve sapersi proiettare sul Mediterraneo. I promotori di Art.1 MDP di Taranto riconoscono in queste priorità i valori della Sinistra del XXI secolo, una sinistra moderna, all’avanguardia, ma mai dimentica dei valori fondanti della nostra costituzione: lavoro, uguaglianza, diritti. Sono questi i principi guida che alimenteranno il comitato promotore e saranno questi principi ad ispirare l’azione politica di Art.1 MDP a Taranto.
Per il Comitato Promotore Art.1 MdP di Taranto
Mimmo COTUGNO
Riccardo PAGANO