“Non capisco tutto questo sbattersi da parte dei parlamentari e delle istituzioni brindisine contro l’iniziativa dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano, concretizzatasi con una delibera di giunta che apre alla possibilità che l’aeroporto Arlotta di Grottaglie venga aperto ai voli civili”.
Commenta così Gianni Liviano, consigliere regionale tarantino, la levata di scudi contro i voli civili all’aeroporto grottagliese. “L’assessore Mazzarano, è con lui la giunta, non ha fatto altro che prendere atto di una richiesta venuta dal territorio, come sicuramente sarà avvenuto in altri ambiti anche per le altre realtà pugliesi. Del resto, la giunta, così facendo, ha dato seguito anche ad una mozione, che vede in me il primo firmatario (gli altri colleghi che l’hanno firmata sono stati Galante, Morgante, Pentassuglia, Turco, Vizzini, Zinni e lo stesso Mazzarano non ancora assessore) votata e approvata dall’aula del consiglio regionale”.
La Puglia, fa presente Liviano, dispone di quattro aeroporti civili localizzati nei Comuni di Foggia, Bari, Brindisi e Grottaglie; l’aeroporto di Grottaglie, sebbene completamente fruibile e funzionante per i voli passeggeri, “è allo stato attuale – sottolinea il consigliere tarantino – destinato ad uso esclusivamente cargo a supporto dello sviluppo industriale del territorio; la pista dell’aeroporto di Grottaglie di 3.200 metri è tra le più lunghe d’Italia; il sistema aeroportuale pugliese ha movimentato nel 2013 quasi 5.400.000 passeggeri offrendo mediamente 385 collegamenti di linea a settimana a partire dagli aeroporti di Bari e Brindisi di cui 85 internazionali e 300 nazionali oltre a numerosi collegamenti charter stagionali; una parte consistente di questi passeggeri proviene dalla provincia di Taranto e da zone limitrofe.
Detto questo – prosegue Liviano – l’aeroporto di Grottaglie non può essere solo un aeroporto industriale ma deve essere abilitato a svolgere tutte le funzioni per cui è stato creato. Per cui – conclude Liviano – continuerò a sostenere le battaglie dei comitato pro aeroporto e gli sforzi del governo regionale compiuti nella direzione dell’apertura ai voli civili. Situazione, questa, che rafforzerebbe ancora di più la legge speciale per Taranto e l’istituzione nell’area ionica della zona economica speciale”.