Si apprende che con delibera n. 138 del 13/10/2017 il Comune di Pulsano intende far pagare la mensa per i 56 piccoli bambini che ad oggi frequentano l’Asilo Nido “Coccinelle”.
Da quanto si legge nella stessa delibera il tutto nasce dalla impossibilità da parte dell’Ambito Territoriale di far fronte ai costi della mensa.
Al netto delle responsabilità oggettive, che di certo questa volta non possono ricadere sull’Amministrazione Comunale, occorre però sottolineare che le 56 famiglie coinvolte nella vicenda alcune settimane fa hanno sottoscritto e pattuito un vero e proprio CONTRATTO con l’asilo nido che prevedeva dei costi certi e definitivi che INCLUDEVANO il servizio mensa.
Ogni famiglia, giustamente, ha fatto le proprie valutazioni economiche ed ha programmato le proprie spese sapendo quanto questo servizio sarebbe costato ed avrebbe pesato sulle proprie tasche.
Adesso le stesse si ritrovano a dover far fronte ad un ulteriore costo per sostenere la mensa dell’asilo nido che l’Amministrazione Ecclesia intende coprire solo in parte mettendo mano al proprio bilancio.
Una scelta questa discutibile, anche perché sommando i costi del servizio con i nuovi costi mensa tali famiglie avrebbero a suo tempo potuto optare per altre soluzioni sul territorio, cosa che adesso, a stagione avviata, non è più possibile fare in quanto gli altri asili nido si sono strutturati per fornire un servizio mirato alle proprie utenze.
Come Presidente della Commissione Bilancio, non posso non osservare che l’importo totale della manovra (che si evince implicitamente sempre dalla stessa delibera) alla fine è di alcune migliaia di euro. Non meno di un mese fa la maggioranza ha apportato l’ennesima approvazione di debiti fuori bilancio per oltre 250 mila euro per pagare le varie avvocature in difesa del Comune per cause non di rado anche perse. Sarebbe quindi opportuno provvedere se non alla copertura TOTALE dei costi mensa quanto meno a una rivisitazione delle tariffe per le prime due fasce sia per una ragione di trasparenza, sia per una ragione di tempistica.
Il consigliere comunale
Emiliano D’Amato