La salute umana non ha prezzo. Tutelata dalla Corte Costituzionale dalla Carta Europea, dipende da tanti fattori quale quello ambientale. Sembra banale, ma il primo luogo preposto ad avere i requisiti di vivibilità è la nostra casa e per gli abitanti del quartiere Tamburi tutto ciò non è affatto scontato, poichè quotidianamente devono limitarsi anche per l’apertura delle finestre o per calpestare Il giardino della propria abitazione, per evitare l’ingresso di particelle di minerali provenienti dalla vicinissima Ilva nella propria casa. A loro non è neanche concesso poter vivere serenamente gli spazi comuni all’aperto.
Tutto ciò è un grave danno!
Continuare ad ignorare le misure da applicare per la salvaguardia dell’ambiente da parte dell’azienda dello stabilimento Ilva è assolutamente intollerabile. Si persiste a violare i diritti dei cittadini a vivere in un ambiente salubre anche in presenza di una sentenza che ha accertato l’esistenza del danno, la sua entità e il diritto al risarcimento. L’amministrazione straordinaria dell’ilva purtroppo amplifica anche questi tipi di problemi, permettendo di ignorare imprudentemente debiti,creditori e diritti acquisiti. Non vorremmo che l’amministrazione straordinaria dell’azienda oltre a non ottemperare i danni dell’ambiente approfitti anche dell’immunità debitoria per eludere il pagamento dei creditori, perché effettivamente sta temporeggiando sempre più anche per pagare questi diritti assoluti e accertati.
Sinistra Italiana intende vigilare anche su questo aspetto, a tutela degli abitanti del quartiere Tamburi di Taranto per la riduzione del valore commerciale delle proprie abitazioni. Consideriamo simbolica questa piccola somma economica, che però è giusto attribuire per il rispetto della dignità dei cittadini offesi, umiliati e spesso abbandonati a se stessi.
Mino Borraccino