Quando sono arrivato in politica, pochi mesi orsono, ho compreso abbastanza in fretta che il rilancio della città ed una buona azione amministrativa nel tempo passavano per la crescita di una nuova classe dirigente e la capacità di fare vita di partito fondata su valori e competenze. Come a giugno ho ringraziato i quasi 27 mila tarantini che hanno voluto dare fiducia a questa visione, oggi posso ringraziare le quasi 1000 persone che, tra capoluogo e provincia, si sono riavvicinate alla politica cariche di entusiasmo e spirito di servizio, tesserandosi al Partito Democratico in vista della tornata congressuale ormai alle porte. Purtroppo, si è avuta ampia conferma in questi ultimi giorni che il clima di livore, volgarità, sotterfugio, disfattismo, disprezzo delle regole, ansia da poltrona, del quale era intriso questo partito, è lungi dall’essere superato dalla vittoria elettorale, lungi da potersi ricomporre in un progetto attrattivo per il futuro della nostra comunità. Io non posso aderire a questo circo, ho raccontato un altro modo di intendere la politica ai cittadini, il Sindaco di Taranto si dissocia da questo congresso del PD, non riconoscerà come interlocutori gli attori di questo scempio, e ne ha già dato notizia ai vertici regionali e nazionali.
Anche perché il rinnovamento e il richiamo all’unità erano precise richieste dello stesso Segretario Nazionale Matteo Renzi, che solo qualche settima fa aveva posto al partito, per l’appunto, queste condizioni maestre. Sbarrare la strada con mezzi squallidi alle nuove energie non può raccogliere il suo e soprattutto il mio favore. Quella che attraverso questo congresso poteva rappresentare una manna dal cielo per il Pd ionico è stata avvertita come uno spauracchio da una classe dirigente che ha sin qui fallito su tutta la linea e che avuto l’unico risultato di allontanare le persone dal partito.
A Gianfranco Lopane ribadisco tutta la stima e la gratitudine per il compito che con coraggio si era assunto. Continuerò insieme a lui e a quegli iscritti a lavorare per la riforma della politica tarantina, ma ora abbiamo da dedicarci tutti quanti a cose più serie, a cominciare dalla madre di tutte le battaglie che è rappresentata dall’Ilva. Buona fortuna a tutti noi.