Quello degli infortuni sul lavoro è un triste primato italiano. L’INAIL ci dice che nei primi sette mesi del 2017 le vittime di incidenti sul lavoro sono aumentate del 5,2%, rispetto al 2016, e le denunce di infortuni sono circa 5000 in più.
Giovedì 5 ottobre scorso è deceduto sul lavoro un operaio marittimo nel porto di Taranto.
Non si tratta di fatalità, ma di precise responsabilità, che rimandano alla pervicace resistenza delle parti datoriali a mettere pienamente in campo le disposizioni sulla sicurezza del lavoro, e dei Governi nazionale e regionale, che evitano di intervenire nella maniera più severa possibile per sanzionare le imprese inadempienti.
Non possiamo assistere in silenzio a questa tragedia quotidiana, a questo stillicidio di lutti che colpiscono la parte più debole della società.
Sinistra Italiana condivide le proccupazioni dei Sindacati CGIL – CISL – UIL, che hanno chiesto al Prefetto di Taranto un incontro urgente sul grave episodio.
Il lavoro deve dare vita, non morte.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana