Un Taranto quasi perfetto per 35 minuti cade in casa all’esordio in Serie B. A violare il palazetto di Montemesola è il Polignano che ha dovuto sudare per portare a casa i 3 punti. Un calo di concentrazione a ridosso del finale di partita ha fatto si che il Taranto gettasse alle ortiche una partita che poteva avere un esito finale diverso, ma le partite di calcio a 5 si giocano fino all’ultimo secondo effettivo e il Taranto ha pagato la poca esperienza con la nuova categoria.
Albano(centrale di difesa) dá forfait nel riscaldamento e si accomoda in tribuna. Sará un eroico Chiriví a giocare quasi tutta la partita in quel ruolo.
Nel primo tempo le squadre si studiano e sono poco pericolose, con il Polignano a tenere di piú il campo e il Taranto pericoloso in ripartenza. Proprio sullo 0-0 i rossoblú sprecano in un paio di occasioni la superiorità nelle ripartenze, ma passano in vantaggio grazie ad un gran gol di Chiriví direttamente da calcio di punizione. Passa un minuto ed il Polignano pareggia dopo una sfortunata deviazione di Bottiglione.
Nel secondo tempo non cambia il canovaccio. Il Taranto difende con ordine e passa in vantaggio al minuto 30 con un gol di Cianciaruso lesto a mettere la palla in porta da due passi facendo esplodere il palazzetto. Il Polignano spinge per cercare il pareggio e il Taranto non chiude la contesa in un paio di occasioni. A 6 dal termine arriva il pareggio degli ospiti abili a sfruttare un’indecisione della difesa tarantina.
Il Taranto accusa il colpo e subisce il sorpasso ospite con un gran gol dell’esperto Veira a 4 dalla fine.
Timida la reazione rossoblú che subiscono nel finale il quarto e il quinto gol in ripartenza. La prova a riaprire Cianciaruso siglando il 3-5 ma il Polignano punisce ancora siglando il gol del definitivo 3-6.
Le squadre escono tra gli applausi del numeroso pubblico che ha apprezzato lo sforzo dei giocatori in campo.
Resta l’amaro in bocca per una partita che senza quei momenti di amnesia poteva portare i 3 punti, ma una sconfitta che serve ad acquisire esperienza per conquistare una salvezza che bisognerà conquistare con i denti.