Doveva essere una festa. E così è stato. Per il quarto anno consecutivo il flash mob per l’allattamento ha fatto emozionare, divertire e commuovere. Decine le mamme che hanno accettato l’invito dell’ASL e di Mongolfiera per unirsi a migliaia di altre mamme in Italia e allattare i loro bambini in contemporanea. Alcune di loro hanno anche ballato con i piccoli in braccio, seguite dell’istruttrice fitness Raffaella Natalicchio e ai Volontari della gioia di “Mister Sorriso”. Testimonial della mattinata Luca Abete che in arrivo da Striscia la notizia ha dato il via alla manifestazione. “Un paese dove un’azione così bella e vitale diventa rischiosa è un paese che ha qualche problema – ha dichiarato Abete -. Se si è arrivati ad emergenze di questo tipo bisognerebbe cominciare a ragionare seriamente su come viviamo e come uscirne al più presto. Viviamo in una terra meravigliosa ma piena di contraddizioni. Ci sono delle città come Taranto paragonabili alle dinamiche della terra dei fuochi, dove per troppo tempo si è fatto finta di niente, si sono fatte promesse con pochi interventi sbagliati o sfruttati nella maniera errata. Questa di oggi è un’occasione importante per ribadire quanto c’è bisogno di vita e quanto ci sia bisogno di mettere in condizioni ottimali delle nuove vite. Ben vengano incontri, feste e flash mob: l’allattamento è importante e qui a Taranto è il simbolo di una rinascita. Che è quella che vi auguro. Ringrazio chi mi ha voluto qui e mi ha fatto vivere questo momento di grande emozione e suggestione. Ringrazio il direttore di Mongolfiera, Stefano D’Errico e l’ASL. Continuate così: il mondo, Taranto ha bisogno di gente come voi ”.
Sempre impegnato nel sociale, a breve Luca Abete ripartirà con il suo progetto “Non ci ferma nessuno”. “Io sono una persona fortunata perché Striscia la notizia mi dà la possibilità di affrontare dinamiche che penalizzano il mio territorio. Con le azioni che porto avanti con determinazione e coraggio, l’aiuto di chi crede nel cambiamento si possono ottenere risultati miracolosi. Quando sei conscio di tutto questo e quando sei motivato e carico da tutti questi risultati, ti chiedi cosa posso fare in più? E così è nato Non ci ferma nessuno: una campagna sociale che mira a dare ai ragazzi italiani un’iniezione di fiducia. Provo a far capire ai ragazzi quanto sia importante credere in se stessi. Quante le sconfitte siano inevitabili, ma che possono diventare se affrontate nel modo giusto degli stimoli per riappropriarci della nostra fortuna. Spesso aspettiamo che la fortuna arrivi chissà da dove, ma invece l’abbiamo dentro. Basta analizzare i nostri limiti e superarli per valorizzare il nostro talento. Non ci ferma nessuno è un po’ un urlo che porto avanti da sempre. Lo porto avanti quando combatto con una telecamera e un microfono portando in tv le cose che non vanno. Lo porto ai giovani, agli studenti italiani sperando che la prossima generazione, quella che avrà in mano il destino del nostro paese, sia coraggiosa e cosciente della propria forza ed urlando non ci ferma nessuno possa restituire la dignità che purtroppo in certi momenti viene meno nel nostro paese.”
Ed un messaggio di grande affetto e stima verso Taranto arriva spontaneo. “E’ brutto pensare che una città venga associata a qualcosa di brutto, come avviene purtroppo spesso per Taranto che viene associata all’inquinamento e all’industria malata che fa ammalare. Ogni tarantino può e deve essere orgoglioso delle proprie radici e delle proprie origini e da qui deve ripartire per riappropriarsi della propria dignità e del proprio diritto alla salute. Ci sono delle dinamiche difficili da mettere in moto, ma ogni cittadino però deve essere consapevole che nel proprio piccolo, con delle piccole operazioni guidate dalla legalità, dal buon senso, dal rispetto, dall’educazione e dalla civiltà si può veramente andare lontano. Allora vi auguro che piano piano, operando nel silenzio, ma con azioni concrete, si possa riprovare a riprendere il giusto cammino che può portare questa città ad avere l’antico splendore. Il mio motto da sempre, lo ripeto, è non ci ferma nessuno e mi auguro che anche i tarantini gridino la stessa cosa combattendo ogni giorno per riaffermare la dignità della città nella quale vivono e che amano e nella quale vivranno questi meravigliosi bambini”