Dopo il danno, la beffa. Si proprio cosi, dopo il disastro ambientale provocato dall’Ilva con tutte le conseguenze del caso ormai note a tutti, oggi i cittadini di Taranto e provincia si ritrovano a fronteggiare un esubero di circa 4000 unità. Un piano industriale inaccettabile, fatto di tagli occupazionali inaccettabili che creerebbero un gravissimo problema sociale.
Siamo fortemente preoccupati per gli eventuali esuberi e per le famiglie che potrebbero subire un danno ingiusto ed intollerabile. Siamo preoccupati anche, e soprattutto, per i nostri concittadini dipendenti ILVA e dell’indotto. Ora più che mai c’è bisogno di unire tutte le forze possibili, amministratori, operai, sindacati e tutte le istituzioni del territorio, per far sentire forte la voce di un popolo che non è più disposto ad accettare umiliazioni e prepotenze. Non possiamo permettere che tantissime famiglie vengano sacrificate per colpa del piano industriale della nuova proprietà ILVA. Nessuno può accettare tutto questo.
Noi di Carosino Adesso facciamo nostre le proposte del Consiglio di Fabbrica ILVA di Taranto, aderendo sin d’ora a tutte le iniziative di mobilitazione che i dipendenti ILVA vorranno intraprendere. Su questo argomento, pertanto, attraverso il nostro consigliere comunale Onofrio Di Cillo, noi proponiamo di unire tutto il consiglio comunale affinché si possa redigere un documento comune a sostegno e a tutela del lavoro, della salute e dell’economia dei nostri cittadini e del nostro paese.
Carosino, li 07 ottobre 2017
L’Associazione politico culturale
“CAROSINO ADESSO”