Quello che sta accadendo ai SIA ILVA (Sistemi Informativi Aziendali) rappresenta una bella storia di come incapacità, interessi personali, disinteresse verso i lavoratori con annesso sperpero di danaro pubblico sia l’unico vero motivo che lega determinati personaggi al sempre più tracollante mondo Ilva”, così Franco Rizzo coordinatore provinciale USB Taranto. La questione riguarda la comunicazione che Ilva ha fatto alle OO.SS. convocate per la settimana scorsa in cui ha comunicato un nuovo modello di gestione del gruppo SIA. “Sono subito emerse una serie di contraddizioni e soprattutto si sentiva forte e chiara una puzza di marcio in tutta la questione. In pratica a fronte di un aumento dei giorni di CIGS a carico dei lavoratori del SIF ,il dirigente dello stesso Dott. Rubinacci , dopo due giorni passati a Taranto non sappiamo a fare cosa, ha pensato bene di comunicare al sindacato, il giorno successivo alla sua partenza, le decisioni in video conferenza dagli uffici di Milano – va avanti Rizzo -. Chiaramente si capisce da questa vicenda il bassissimo livello culturale e la completa assenza di etica e di morale di chi dovrebbe avere il compito di centellinare le risorse pubbliche e garantire il massimo sforzo per tutelare il reddito dei lavoratori , la sicurezza in fabbrica e il miglioramento dell’ambiente, ma così non è stato e non solo su questa vicenda.
Queste decisioni hanno prodotto un paio di promozioni, di due personaggi locali , l’assunzione di alcuni amici negli uffici Ilva di Milano e un nuovo contratto di consulenza al sig. Panetta (fino a ieri capo del SIF Ilva Taranto) con un ruolo fatto su misura, quale responsabile integrazione infrastrutture – spiega ancora il coordinatore provinciale -. Un ruolo che in realtà copre la verità, ovvero che a Panetta scadeva il contratto di consulenza il 30 settembre e per rinnovarglielo gli hanno cucito la posizione su misura”. Rizzo ricorda anche che a dicembre 2016, a Milano “hanno fatto un assunzione con un contratto a termine che è stato successivamente trasformato in contratto indeterminato a giugno di quest’anno, in pratica dopo che Mittal si è aggiudicata la gara su Ilva. E infine ci limitiamo a ricordarvi quelle centinaia di migliaia di EURO sperperati con il progetto MYILVA , progetto che come tutti sanno verrà accantonato all’arrivo di Mittal”. USB sottolinea quindi come da un lato ci sono le assunzioni, promozioni, “sistemazione degli amici e sperpero di denaro pubblico, dall’altro CIGS per i lavoratori e impianti che si fermano per mancanza di manutenzioni, mancanza di pezzi di ricambio e ritardi nei pagamenti delle ditte. Da un lato si spende e si spande, dall’altro si paventa la mancanza di soldi per le cose importanti e si mette a rischio la sicurezza, la salute e il reddito dei lavoratori. Il sindacato, tutto, ha preso una posizione netta sulla vicenda diffidando i responsabili Ilva, e denunciando il tutto al Vice Ministro Teresa Bellanova.
Ciò che sta accadendo è vergognoso e come USB stiamo valutando un esposto alla procura della repubblica di Taranto per chiedere di fare chiarezza sulla vicenda”.