Non passa giorno senza che le donne siano sotto attacco. Una violenza strisciante che si insinua nelle case, nei luoghi di lavoro, tra le vie delle nostre città, persino tra le parole e gli insulti dei social network.
Alle donne così viene sottratta la possibilità di una libertà integra – spiega Eva Santoro, segretaria confederale della CGIL di Taranto – perche ogni volta davanti ad uno stupro o una violenza, quella libertà viene scalfita da frasi del tipo “ma era troppo svestita”, “era troppo ubriaca”, “se l’è cercata”.
Interrogarsi dunque sul livello di violenza che è in ognuno di noi, su gli alibi della colpa, è la prima missione del sit in che sabato 30 settembre si svolgerà in Piazza Maria Immacolata a Taranto a partire dalle 18.00.
“Riprendiamoci la libertà”, è il titolo dell’iniziativa voluta dalla CGIL nazionale e per cui il sindacato territoriale chiama tutti a raccolta.
Applicare la convenzione di Instanbul (sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica – ndr), cancellare la depenalizzazione dello stalking, costruire a partire dalla scuola una nuova coscienza sul rispetto delle donne partendo dal senso delle parole, interrogarsi sul ruolo dell’informazione, incrementare le risorse a disposizione per i centri antiviolenza e norme certe per l’inserimento nei luoghi di lavoro: sono la base della piattaforma rivendicativa della giornata.
Una mobilitazione generale perché la violenza sulle donne non sia solo un problema delle donne che non vogliono far vincere la paura e chiudersi dentro casa – spiega ancora Eva Santoro – con l’appello “Avete tolto il senso alle parole“ vogliamo infatti chiedere ai cittadini, agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità nei confronti di questo dramma. Per non aggiungere violenza a violenza. Affinchè le donne possano tornare a scegliere, con chi stare, come vestirsi, come divertirsi, indossando il pezzo più importante dei loro diritti: la libertà.
In tanti hanno già risposto all’appello della CGIL di Taranto. I partecipanti al sit si raduneranno a partire dalle 18.00 nella centrale Piazza Maria Immacolata indossando, oltre la libertà, un capo di abbigliamento o un accessorio rossoper rimarcare anche visivamente il loro sostegno all’iniziativa.