Nessuna pregiudiziale nei confronti di Matera ma attenta valutazione dei benefici che sull’area di Taranto possono ricadere; individuazione dei settori merceologici più congeniali alle opportunità che le Zes possono offrire; autonomia del gruppo di lavoro per la Zes di Taranto le cui determinazioni saranno fatte proprie dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico nelle cui competenze c’è la redazione finale del piano strategico.
Sono queste le linee guida fissate nel corso dell’incontro del gruppo di lavoro Zes tenutosi questa mattina a Bari, nella sede dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico (che ha fatto seguito a quello nel quale è stato deciso di mutuare l’esperienza tarantina e creare un gruppo di lavoro anche per Bari), e al quale hanno partecipato l’assessore al ramo, Michele Mazzarano, il coordinatore del tavolo tecnico, il consigliere regionale Gianni Liviano, il sindaco e il vicesindaco di Taranto, Rinaldo Melucci e Rocco De Franchi, il presidente e il segretario generale dell’Autorità portuale di sistema dello Jonio, Sergio Prete e Fulvio Di Blasio, il dirigente settore Bilancio della Regione, Angelosante Albanese, Vincenzo Cesareo in rappresentanza della Camera di commercio di Taranto, Franco Milella e Aldo Berlinguer del tavolo tecnico, i consiglieri regionali Marco Galante, Francesca Franzoso e Renato Perrini.
Per quanto riguarda la possibilità di una Zes interregionale con Matera, sono state sollevate alcune perplessità soprattutto in ordine alle affinità dei due territori e ai reali motivi dal momento che la delibera della Regione Basilicata di accorpamento con Taranto costituisce un atto unilaterale non essendo stata preceduto da alcun confronto istituzionale con la Regione Puglia. Questa ipotesi sarà, comunque, spunto di riflessione all’interno del gruppo di lavoro. Gruppo di lavoro che sarà allargato all’Asi, alle organizzazioni datoriali e sindacali.
Per quanto riguarda la tipologia degli insediamenti produttivi possibili beneficiari delle agevolazioni fiscali, i margini di operatività e di individuazione sono ricompresi nel recinto di quanto prevede il. Decreto “Resto alla Sud” istitutivo delle Zes.
La road map è stata tracciata, adesso occorre far presto in quanto entro metà ottobre la Regione Puglia dovrà candidare le aree sulle quali far partire le Zes e, successivamente, produrre il piano strategico che sarà esaminato dal ministero una volta che questo avrà emanato i decreti attuativi.
“Le risorse economiche – ha spiegato il consigliere regionale – devono essere strumento del piano strategico. Dobbiamo evitare il rischio che arrivino risorse economiche che, poi, sono vanificate dalla mancanza di una vision. Ripeto, non devono essere un fine ma uno strumento al servizio di un progetto, l’istituzione della zona economica speciale, che può essere un’importante occasione di sviluppo per un’area e una città che deve scrollarsi di dosso l’abito di one company town. Nei prossimi giorni – conclude Liviano – riconvocherò il gruppo di lavoro per le determinazioni del caso”.