“Il Capo dello Stato, ieri in visita a Taranto, è giunto in città atterrando sulla pista dell’aeroporto di Grottaglie, quella stessa pista che certa politica, in maggioranza a Roma, a Bari, si rifiuta di mettere a disposizione della comunità, con l’apertura dell’Arlotta al traffico passeggeri. Nessuna verifica di fattibilità, nessun tentativo concreto, sino ad ora solo parole. Il presidente Mattarella, che ha dimostrato di essere vicino ai ragazzi, e sensibile nei confronti delle problematiche vissute da Taranto, si batta affinchè il difficile equilibrio tra economia-produzione-ambiente e salute sia effettivamente al centro dell’agenda politica. E’ sicuramente vero che il presidente della Repubblica ha apposto la propria firma sui decreti Ilva, ma è altrettanto vero che alcune direttive di buon senso in essi contenute, a partire dalle bonifiche ambientali e dalla tutela del territorio, non sono mai state attuate. Quel poco di buono contenuto nei decreti destinati a fare sopravvivere l’acciaieria, è divenuto carta straccia. Oggi Sergio Mattarella è certamente più consapevole, e dopo avere ascoltato la voce dei figli di Taranto sono certa si impegnerà per promuovere il cambiamento. La città ionica può e deve rifiorire, trovare nuovi stimoli economici e produttivi, che siano effettivamente alternativi all’industria pesante inquinante. Il mare di Taranto, come l’arte, il museo, le campagne, le realtà agricole e artigianali, l’impresa pulita, il porto e l’aeroporto, sono tutti tasselli che potrebbero contribuire a salvare la città”, lo dichiara l’onorevole Vicnenza Labriola di Forza Italia.