Ieri scadevano i termini per presentare le osservazioni relative al procedimento di valutazione ambientale strategica (V.A.S., art. 14 co. 3 D. Lgs. 152/2006) del Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi italiano.
Un piano incompleto, con un Rapporto Ambientale che non contiene tutte le informazioni richieste dalla normativa per consentirne una valutazione ottimale.
Non è noto il sito su cui sorgerà il Deposito Nazionale e quindi non si possono valutare gli effetti in termini ambientali e sanitari per questa scelta.
E non è nota la CNAPI, cioè la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee ad ospitare il Deposito Nazionale, e quindi non è possibile in questa fase esprimere un parere nel merito.
Inoltre, la normativa in materia di VIA potrebbe escludere dalla valutazione quei depositi che conterranno rifiuti a bassa e media radioattività, quindi non si potrà più effettuare un esame degli impatti sanitari ed ambientali su questi siti.
Abbiamo il sospetto che questo governo non voglia rendere note queste località solo per calcoli elettorali e per non perdere voti in quelle aree, quindi la circostanza ci indigna ulteriormente perchè, se così fosse, per loro la poltrona vale di più della tutela ambientale e della popolazione.
Noi, attivisti del meetup Taras in MoVimento, abbiamo presentato le nostre osservazioni affinchè siano note le aree idonee ad ospitare il Deposito Nazionale e, seguendo quanto indicato dalla Guida Tecnica, ne venga esclusa la provincia di Taranto per ragioni tecniche derivanti da criteri sulla sicurezza sismica, la presenza di aree vincolate, esistenza di industrie a rischio di incidente rilevante, parametri idrogeologici, nonchè di tutela verso habitat e specie protette.
Taranto, 14/09/2017